Haiku 141
Il campanello
della casa natale.
Tutti i miei anni. (rl)
Una giovane donna è fuori da una porta. Fa squillare con impazienza un meccanismo datato. Quel suono non scuote solo l’interno in attesa, ma mette in moto la memoria, attiva sensazioni e riscalda il pomeriggio primaverile di ricordi. Il campanello e il suo suono sono identici a quelli trattenuti nell’infanzia. Quando si tornava da scuola colmi di novità, desiderosi di casa, smaniosi di carezze e abbracci, ma anche di pane e marmellata e pasta fumante di ragù.
Tutte le stagioni di innocenza e bellezza tornano al cuore, con i desideri cresciuti nel tempo e le identiche certezze. La donna non è cambiata poi molto, qualcosa di sé è ancora rimasto legato a quel suono. Sono passati gli anni ma non la serenità di chi ritrova nuovamente la via di casa. (cc)