Il Papa dice grazie ai ragazzi di Madrid

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“Come quegli apostoli della prima ora, siate anche voi missionari di Cristo fra le vostre famiglie, amici e conoscenti, nei vostri ambienti di studio o di lavoro, fra i poveri e gli infermi”. E’ un richiamo ad essere “apostoli all’annuncio” quello di Benedetto XVI. Ai giovani madrileni che ieri lo hanno riportato idealmente a “Quatro Vientos” il papa ha parlato della forza della GMG, ma soprattutto ha invitato a fare tesoro di quell’esperienza, portandola a frutto. “Parlate dell’amore e della bontà di Dio con semplicità, senza complessi né timori – ha esortato -. Cristo stesso vi darà la forza per farlo. Da parte vostra ascoltatelo e parlate con frequenza e sincerità con Lui. Raccontategli con fiducia i vostri desideri e aspirazioni, anche le vostre pene e quelle delle persone che vedete povere di consolazione e speranza”.

Si, perché le GMG, fin da quando sono nate, non sono semplicemente un grande raduno di massa. Non sono, come ha pensato qualcuno, il momento del “conforto” per tanti giovani, magari lontani; non sono semplicemente il luogo dove sentirsi insieme in tanti, quindi più forti. Il pensiero di Benedetto XVI è stato evidente a Madrid: fare di questi grandi momenti di “festa della fede” degli appuntamenti di vero “Incontro”, nonostante tutto. E la stessa cosa l’ha ripetuta ai 5mila giovani dell’Arcidiocesi di Madrid, che dopo aver partecipato alla messa delle Palme, sono stati ricevuti ieri in Aula Paolo VI. Insieme a loro, anche l’Arcivescovo di Madrid, il Cardinale Antonio María Rouco Varela, uno dei grandi ideatori ed organizzatori della GMG spagnola. Ufficialmente i madrileni sono “giunti in pellegrinaggio a Roma per ringraziare il Papa del suo Viaggio in Spagna in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù dell’agosto scorso”. Di fatto è stato il papa a ringraziare: “Quando ripenso alla XXVI Giornata Mondiale della Gioventù vissuta a Madrid, il mio cuore è colmo di gratitudine a Dio per l’esperienza di grazia di quei giorni indimenticabili”.

“Quello splendido incontro – ha aggiunto Benedetto XVI – si può solamente intendere alla luce della presenza dello Spirito Santo nella Chiesa. Esso infonde coraggio nei cuori, e continuamente ci porta nell’agorà della storia, come nella Pentecoste, per dare testimonianza delle meraviglie di Dio. Voi siete chiamati a collaborare a questa magnifica missione. Cristo ha bisogno di voi accanto a Lui per estendere ed edificare il suo Regno di carità”. Ma più di tutto, riprendendo i grandi temi di Madrid, il papa ha invitato al coraggio e alla “testimonianza nella vita”. “In questa avventura nessuno è in soprannumero – ha spiegato -. Per questo, non mancate di domandarvi a cosa vi chiama il Signore e come potete aiutarlo. Tutti avete una vocazione personale che Egli ha voluto proporvi per la vostra gioia e santità. Quando uno si vede conquistato dal fuoco del suo sguardo, nessun sacrificio sembra grande per seguirLo e dare il meglio di se stessi. Così hanno fatto sempre i santi estendendo la luce del Signore e trasformando il mondo fino a convertirlo in un luogo accogliente per tutti”.

 

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