Il Papa: la Chiesa chiede ai cattolici di essere buoni cittadini

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“Esperienze indiemticabili” quelle cha vissuto Benedetto XVI in Messico in tre giorni con milioni di fedeli. La gente ha dimostrato che il loro entusiasmo non era solo un affetto per Giovanni Paolo II come personaggio, ma una vera fedeltà al Papa. E Benedetto lo ha compreso a pieno “Davanti alla fede in Gesù Cristo- ha detto salutando il Messico sulla pista dell’ aeroporto di Guanajuato- che ho sentito vibrare nei cuori, e alla devozione affettuosa per sua Madre, invocata qui con titoli tanto belli come quello di Guadalupe e della Luce, che ho visto riflessa nei volti, desidero ripetere con forza e chiarezza un invito al popolo messicano ad essere fedele a sé stesso e a non lasciarsi intimorire dalle forze del male, ad essere coraggioso e lavorare affinché la linfa delle sue radici cristiane faccia fiorire il suo presente ed il suo futuro.” Il Papa però sa benissimo che dietro l’entusiasmo ci sono dolori e problemi. Per questo ha incontrato le famiglie delle vittime di narco traffico e terrorismo, per questo ha incaricato il cardinale Bertone di parlare del ruolo della libertà religiosa negli ordinamenti giuridici.

 

“Sono stato anche testimone- dice il Papa- di segni di preoccupazione per diversi aspetti della vita in questo amato Paese, alcuni rilevati più di recente ed altri che provengono dal passato, e che continuano a causare tante lacerazioni.” Da questo però il Papa rivolge un invito ad un cambiamento di fondo per i cattolici messicani per non “cedere alla mentalità utilitarista, che finisce sempre col sacrificare i più deboli ed indifesi.” Un invito “ad un sforzo solidale che permetta alla società di rinnovarsi dalle sue fondamenta per realizzare una vita degna, giusta ed in pace per tutti.” Per i cattolici questo impegno si fonda sulla croce di Cristo, sul Vangelo “espressione altissima della carità.” Un modo per rilanciare ancora la necessità del ruolo pubblico della fede non solo nel culto ma nella costruzione della societa: “Per questo la Chiesa esorta tutti i suoi fedeli ad essere anche buoni cittadini, coscienti della loro responsabilità di preoccuparsi per il bene degli altri, di tutti, sia nella sfera personale sia nei diversi settori della società.”

La visita del Papa si è svolta proprio mente si discute la riforma dell’ articolo 24 della costituzione in favore della libertà religiosa, che vede il presidente Calderon favorevole con molte prese pubbliche di posizione. Il presidente deve affrontare le elezioni tra poche settimane e questo viaggio del Papa è stato visto da alcuni come un grande spot elettorale per la sua rielezione. Nel suo saluto Calderon dice al Papa:“Il Messico la porterà sempre nell’anima”, un Messico che la riceverà sempre a braccia aperte, e porti con sé, dice” anche le lacrime delle persone che ha consolato”. E, dice Calderon, ora milioni di famiglie si sforzeranno di vivere i valori che il Papa ha ricordato alla gente del Paese, pace concordia giustizia e solidarietà per costruire una società più giusta nel rispetto di tutti i diritti umani, si per chi è cattolico o credente ma anche per i laici. Il saluto al Papa oggi è commovente, tra i canti, gli slogans, i rumori e le luci del Messico.

“Rimanete con Dio!” dice il Papa salutando la piccola folla dell’aeroporto. Immancabile il canto di “ Cielito lindo” e lo sventolio allegro delle bandierine in mano ai bambini Mentre il Presidente Calderon ha già postato su twitter “ Molto emozionante la messa concelebrata da Sua Santità Benedetto XVI”.

Quattro ore di volo e un’ora ancora di cambio del fuso orario e Benedetto XVI sarà a Cuba, sulle orme di Giovanni Paolo II ancora una volta, ma con una missione forse ancora più delicata. Cuba si è davvero aperta al mondo? La Chiesa ha sicuramente ottenuto delle piccole libertà, ma il rapporto con il Governo è sempre un cammino in bilico su un filo teso tra il rispetto e la strumentalizzazione. A Benedetto XVI il campito di dare un colpo sull’acceleratore della storia.

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