Il Papa in aereo: il marxismo non corrisponde più alla realtà

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I primi stralci della conversazione in aereo del Papa con i giornalisti arrivano tramite la Radio Vaticana. “Vado per incoraggiare e per imparare, per confortare nella fede, nella speranza e nella carità”, ha sottolineato Benedetto XVI e ha ricordato che la sua visita si compie sulle tracce degli storici viaggi di Giovanni Paolo II in terra cubana e messicana.Temi del colloquio anche il narcotraffico e della violenza in Messico. “Dobbiamo fare il possibile- ha detto- contro questo male distruttivo dell’umanità e della nostra gioventù. Direi che il primo atto è annunciare Dio”. E’ responsabilità della Chiesa, ha soggiunto, “educare le coscienze, educare alla responsabilità morale” e “smascherare il male”. Bisogna “smascherare questa idolatria del denaro che schiavizza gli uomini”, “smascherare queste false promesse”. Il Papa – come riferisce la emittente vaticana- ha affermato che la Chiesa “smaschera il male”, rendendo “presente la bontà di Dio”, “la sua verità”.

A proposito della situazione socio-politica a Cuba, il Papa ha ricordato come con la visita di Giovanni Paolo II di 14 anni fa sia stata “inaugurata una strada di collaborazione e dialogo”, una via che “esige pazienza” ma che “va avanti”. Del resto, ha aggiunto, l’ideologia marxista “non risponde più alla realtà”. Ha quindi assicurato che la Chiesa vuole aiutare “in spirito di dialogo” per dar vita ad una società più giusta”. La Chiesa, ha soggiunto, “sta sempre dalla parte della libertà”, di coscienza e di religione. Riguardo poi all’impegno della nuova evangelizzazione in America Latina, ha ribadito che vanno collegati il cuore e la ragione per confrontarsi con la secolarizzazione.

Il Papa ha confermato l’impegno della Chiesa per la giustizia sociale. “La Chiesa – ha avvertito – non è un potere politico, non è un partito, ma è una realtà morale, un’autorità morale”. Dunque, è responsabilità della Chiesa “educare le coscienze e così creare la responsabilità necessaria; educare le coscienze sia nella sfera individuale sia nella sfera pubblica”. E questo, ha osservato, soprattutto perché in America Latina e altrove, “presso non pochi cattolici”, si riscontra una certa “schizofrenia tra morale individuale e pubblica”. Nella sfera individuale, ha affermato, “sono cattolici credenti, ma nella vita pubblica si seguono altre strade che non rispondono ai grandi valori del Vangelo che sono necessari per la fondazione di una società giusta”.

 

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