Haiku 133
Giorni più lenti.
Senza sosta mi accordo
ai blu del mare.
E’ un preludio di primavera, lo dice la luminosità che accompagna più a lungo le ore. La stagione regala un bagno di luce a tutto ciò su cui si posa. E inizia l’animo a una percezione più vivida delle cose. Esercitarsi alla bellezza, alla sua epifania generosa ed equanime, questo l’animo sa farlo. Accade con i colori del mare, quando respirando si apre lo sguardo ai gradi d’azzurro, fino all’orizzonte.
Si vorrà poi navigare, e la natura regalerà nuovi fondali di un turchese mozzafiato, e l’acqua verde all’ombra delle fronde, e l’assoluta trasparenza di certe spiagge, e il blu profondo e imperscrutabile accarezzato d’oro al tramonto. Si vorrebbero avere occhi più grandi, per contenere e fissare la purezza liquida delle tinte, il mistero della natura creata. Resta invece la pedagogia della meraviglia, che nella bellezza di tutte le cose insegna anche a vederne l’intima essenza. E che ogni volta lascia il cuore più capace di gioia.