Haiku 130
Luna di Musqat.
L’incenso ha intriso i fiori
appena schiusi.
E’ una notte d’Oriente, di quelle che ammaliano i viaggiatori, la valigia ancora in mano e lo sguardo perso su una distesa di case illuminate d’argento e madreperla. La città di Musqat, la dominatrice del mare antico di Persia, offre alla luna le sue cupole e si allunga sinuosa a lambire l’acqua tremolante di riflessi. C’è un senso di calma operosa, in questa visione di vicoli attraversati dai secoli, del rituale contrattare dei mercanti, delle palme ondeggianti nella brezza serale. Nella terra delle Mille e una notte, ogni giardino è un incanto domestico, e la natura attende l’oscurità per stillare il segreto della sua bellezza.
E mentre i fiori già schiusi effondono i loro profumi in attesa di una rugiada che ne ritempri le fibre, dalle case, tra i tendaggi, su per i tetti fino alla luna scivola l’aroma aspro e suadente dell’olibano. In silenzio l’antico incenso, l’oro della città, di ogni petalo penetrerà l’essenza.