Un nuovo inizio. Avviso ai naviganti
Dopo poco più di un mese, Korazym.org torna on line. Una pausa utile per ripensare il progetto nato nel 2003, attraverso una nuova proposta più flessibile e dinamica, senza per questo rinunciare al nostro stile. Come promesso, torniamo alla vigilia della Giornata mondiale della gioventù, che sarà seguita da Korazym.org da un inviato sul campo, con l’intenzione di offrire ai nostri lettori la cronaca, ma soprattutto strumenti di approfondimento. Il nuovo Korazym si presenta con una veste più essenziale, che unisce la notizia a spazi di confronto con i lettori, aprendosi anche alla multimedialità.
Sono tante le idee in cantiere, che saranno sviluppate nelle prossime settimane. La versione attuale di Korazym.org, infatti, non è ancora completa e molte funzionalità non sono attivate. Ci scusiamo con i lettori per i disservizi che troveranno, ma la scadenza ravvicinata della GMG ha comportato tempi stretti nella progettazione. Tuttavia, abbiamo voluto essere on line per seguire il grande incontro dei giovani con il papa, anche grazie alla nostra partecipazione al progetto WYDCROSSMEDIA.
Già da adesso, rimane centrale una convinzione di fondo: Korazym potrà confermare il successo della sua storia se sarà in grado di mantenere la dimensione originaria, ovvero l’aspirazione a dare voce alla Chiesa dal basso, alle storie dei fedeli, alle difficoltà, alle questioni etiche, alle esperienze di fede, ai percorsi personali. In definitiva, una fonte autorevole per avere notizie, ma anche uno spazio di interazione per condividere esperienze. Il tutto, senza rinunciare alla nostra linea editoriale sempre valida e messa nero su bianco nella nota programmatica redatta nel 2007. “Fermo restando il rispetto della dottrina e delle verità di fede (non un solo articolo del nostro quotidiano è mai andato contro il Papa o il Magistero della Chiesa), anche la comunità ecclesiale deve accettare e trarre beneficio da un’opinione pubblica interna, che permetta ai giornalisti, ai fedeli e in generale alle numerose istanze presenti di far sentire la propria voce, sempre all’insegna di un confronto sereno che arricchisca la proposta cristiana al mondo di oggi. In sostanza, discutere, dialogare, anche criticare sono elementi necessari per un’informazione rispettosa, ma libera, in grado di proporre analisi e opinioni su cui essere più o meno d’accordo, senza per questo essere tacciati di dietrologia o di spirito antiecclesiale, come se esista un bollino di cattolicità o un approccio alla notizia ‘catholic correct'”.
E ancora: “Crediamo che sia questo il carattere giovanile della comunicazione, che prescinde dall’età: è piuttosto uno stile, una coerenza, uno spirito critico che aiuta a ragionare con la propria testa (anche negli ambienti più familiari), una lucidità che spinge a perseguire nel limite del possibile e della buona fede la verità di una notizia, avendo il coraggio di andare in controtendenza, se necessario. Obiettivo: offrire un’informazione non omologata e libera e di conseguenza fresca e alla portata di tutti, consapevoli che certamente il mondo dell’informazione ha bisogno di uno sguardo di carità in chi vi opera, se comunicare vuol dire autenticamente essere al servizio dell’uomo”. Dunque, ripartiamo da qui, pronti ad interagire con ognuno di voi, nella convinzione che continuerete ad essere numerosi.