Haiku 124
Cerca nel fango
il cercatore d’oro.
Fino al tramonto. (rl)
Sotto il sole caldo un giovane uomo scandaglia a mani nude il fango. La pelle imbrattata d’oro e di terra brucia per il fuoco del giorno e attende la notte per tornare a respirare. Ma le mani rugose, meccaniche nei movimenti, continuano a riconoscere al tatto ciò che non serve, scavano e soppesano, toccano e affondano. Ore e ore di ricerca, per una pagliuzza che ripaghi la fatica e l’attesa. Una vita passata sulle ginocchia nell’acqua impastata di polvere, a tracciare reticoli per pescare un tesoro. Che forse non gli apparterrà. Basta l’ostinazione a spiegare tanta pazienza? O è il valore di ciò che si cerca a dare il peso agli sforzi? Tutto ciò che è prezioso richiede dedizione. Una vita spesa nella ricerca di ciò che conta non è una vita inutile. Così continua a cercare, l’uomo dal volto splendente. (cc)
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