Dicitur! Sine nobilitate
Un paio di settimane fa un’amica in villeggiatura qui in Versilia non lesinava lodi nell’ammirare l’irresistibile snobismo di Forte dei Marmi e dintorni; “Serata in Capannina? Molto snob!”, sentenziava la Nostra. Al di là del fatto che no, non c’è più la Capannina di una volta – ospiti d’onore della gran festa di compleanno dello storico locale saranno niente popò di meno che Lola Ponce e Giò di Tonno, fate voi -, e che l’armata russa e il Twiga di Briatore & co. stanno irrimediabilmente incafonendo l’ambiente, Lina Sotis sul Magazine ha dato il suo caloroso benvenuto agli snob positivi. “Che gente deliziosa!”, titolava il settimanale del Corriere. Rimini o Costa Smeralda? Taxi multiplo o auto blu? O ancora, per restare al Forte, capatina – pop a Viareggio per un fish & chips in Darsena (sempre con caschmerino d’ordinanza sulle spalle, però) o serata in Capannina, focaccina da Valè o aperitivo al Costes, sagra del cavatore sulle Apuane o champagneria? Gli snob positivi sceglieranno sempre l’opzione A, e per noi impotenti testimoni della lenta deriva versiliese risulterà difficile dar loro torto. E’ a questo punto, però, che nasce il quesito: ha ragione la Sotis, e quindi questi deliziosi snob positivi sanno godersi davvero la vita più del generone ricco e / o arricchito; oppure questo rigurgito populista alto – borghese non è altro che un eccesso di snobismo più snob dello snob? Io, l’amica di cui sopra, l’ho portata sia alla sagra che in Capannina. Eccesso di delizia. E voi, cosa ne pensate?
Un paio di settimane fa un’amica in villeggiatura qui in Versilia non lesinava lodi nell’ammirare l’irresistibile snobismo di Forte dei Marmi e dintorni; “Serata in Capannina? Molto snob!”, sentenziava la Nostra. Al di là del fatto che no, non c’è più la Capannina di una volta – ospiti d’onore della gran festa di compleanno dello storico locale saranno niente popò di meno che Lola Ponce e Giò di Tonno, fate voi -, e che l’armata russa e il Twiga di Briatore & co. stanno irrimediabilmente incafonendo l’ambiente, Lina Sotis sul Magazine ha dato il suo caloroso benvenuto agli snob positivi. “Che gente deliziosa!”, titolava il settimanale del Corriere. Rimini o Costa Smeralda? Taxi multiplo o auto blu? O ancora, per restare al Forte, capatina – pop a Viareggio per un fish & chips in Darsena (sempre con caschmerino d’ordinanza sulle spalle, però) o serata in Capannina, focaccina da Valè o aperitivo al Costes, sagra del cavatore sulle Apuane o champagneria? Gli snob positivi sceglieranno sempre l’opzione A, e per noi impotenti testimoni della lenta deriva versiliese risulterà difficile dar loro torto. E’ a questo punto, però, che nasce il quesito: ha ragione la Sotis, e quindi questi deliziosi snob positivi sanno godersi davvero la vita più del generone ricco e / o arricchito; oppure questo rigurgito populista alto – borghese non è altro che un eccesso di snobismo più snob dello snob? Io, l’amica di cui sopra, l’ho portata sia alla sagra che in Capannina. Eccesso di delizia. E voi, cosa ne pensate?