L’angelus del papa: il ricordo della GMG, la preghiera per chi è solo

Ad una settimana di distanza, Benedetto XVI ricorda la Giornata mondiale della gioventù di Sydney. Lo fa incontrando i fedeli nel cortile della residenza estiva di Castel Gandolfo, per l’appuntamento domenicale dell’Angelus, alla vigilia delle vacanze presso il seminario di Bressanone, in Alto Adige, in programma da domani fino all’11 agosto.
Il papa evidenzia la dimensione spirituale dell’evento, un “grande pellegrinaggio attraverso il pianeta, per manifestare come la fede in Cristo ci renda tutti figli dell’unico Padre che è nei cieli e costruttori della civiltà dell’amore”. La riflessione ripercorre le tappe della GMG, dalla catechesi (“momenti di riflessione e di raccoglimento indispensabili perché l’evento non resti solo manifestazione esterna) alle celebrazioni conclusive.
“Questa Giornata Mondiale – ha detto il papa – si è trasformata in una nuova Pentecoste, dalla quale è ripartita la missione dei giovani, chiamati ad essere apostoli dei loro coetanei, come tanti santi e beati, ed in particolare il Beato Piergiorgio Frassati, le cui reliquie, collocate nella Cattedrale di Sydney, sono state venerate da un ininterrotto pellegrinaggio di giovani”.
Un invito racchiuso proprio nell’esempio dei santi, per “condividere l’esperienza personale di Gesù, che cambia la vita dei suoi “amici” con la forza dello Spirito Santo, lo Spirito dell’amore di Dio”.
Al termine della preghiera, l’augurio di buone vacanze a chi è in luoghi di villeggiatura, ma anche il ricordo di quanti ”non possono beneficiare di un tempo di riposo e di vacanza”. “Penso ai malati negli ospedali e nelle case di cura, – dice Benedetto XVI – ai carcerati, agli anziani, alle persone sole e a coloro che trascorrono l’estate nel caldo delle città. A ciascuno assicuro la mia affettuosa vicinanza e un ricordo nella preghiera”.