Inizia il Concistoro: tre giorni di lavoro per il senato del Papa
Tra berrette rosse e aureole, inizia oggi un fine settimana intenso per Benedetto XVI. Sabato, il Papa creerà 22 nuovi cardinali e firmerà i decreti di santità per sette beati. Ma già oggi sarà impegnato con il suo “Senato”, come si usa spesso definire il Collegio cardinalizio, per affrontare il tema della nuova evangelizzazione, in vista del Sinodo generale convocato per ottobre prossimo e la contestuale apertura dell’Anno della fede. E se nella visione di Benedetto XVI fede e nuova evangelizzazione sono strettamente connesse, la creazione dei nuovi cardinali riassume in sé entrambi i temi: “Al di là della loro posizione geografica, per tutti i popoli vale la parola di Cristo: ‘Io sono la luce del mondo; chi segue me, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita’” aveva detto all’Angelus del 6 gennaio scorso, giorno dell’Epifania, annunciando tale evento. Si comincia oggi, con l’Ora media alle 10. I lavori si protraggono fino all’ora di pranzo e riprendono nel pomeriggio alle 17 con la recita dei Vespri. Il tema – “L’annuncio del Vangelo oggi, tra missio ad gentes e nuova evangelizzazione” – viene introdotto dal cardinale designato monsignor Timothy Dolan, arcivescovo di New York, mentre nel corso dei lavori, monsignor Salvatore Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, farà una comunicazione sull’Anno della fede.
Il momento clou di questa “tre giorni” è sabato mattina con la creazione dei nuovi cardinali nella Basilica di San Pietro. Solo uno di loro, padre Karl Josef Becker, per motivi di salute non verrà creato cardinale nel corso della cerimonia, ma in forma privata in altro momento. Quello di domani è il quarto Concistoro convocato da Benedetto XVI e per la prima volta gli “elettori” saranno in maggioranza cardinali creati in questo Pontificato: 68 su 125 (ma il numero complessivo scenderà ai canonici 120 già ad agosto e a 115 entro fine anno).
La celebrazione è fissata per le 10.30 e per la prima volta Benedetto XVI userà un nuovo rito, in cui le variazioni sono tese a sottolineare i due aspetti che devono caratterizzare questo evento: la nuova responsabilità assunta dai cardinali e il contesto di preghiera. Non trattandosi di una celebrazione liturgica vera e propria, il Papa porta l’abito corale (con mozzetta e stola). All’inizio del rito, sosta per un momento di preghiera silenziosa davanti alla Confessione, sulla tomba dell’apostolo Pietro. Per le due orazioni – all’inizio e alla conclusione del rito – si riprendono i testi del 1969 (dal cosiddetto Sacramentarium Leonianum). In quella iniziale il Papa prega per se stesso, successore di Pietro, per svolgere bene il suo ufficio; in quella finale invoca la benedizione di Dio sui nuovi porporati. La proclamazione della Parola di Dio riprende la forma più breve, come nel rito del 1969, con la lettura del Vangelo (Mc, 10,32-45), mentre vengono omessi lettura e salmo responsoriale. L’anello cardinalizio viene consegnato insieme alla berretta e al titolo nel corso del concistoro e non più nella Messa del giorno successivo, che rimane una celebrazione di ringraziamento.
Al termine del Concistoro per la creazione dei nuovi cardinali, Benedetto XVI terrà un Concistoro ordinario pubblico per la canonizzazione di sette beati: Giacomo Berthieu, sacerdote professo della Compagnia di Gesù, martire; Pedro Calungsod, catechista laico, martire; Giovanni Battista Piamarta, sacerdote, fondatore delle Congregazioni Sacra Famiglia di Nazareth e Umili Serve del Signore; Maria del Monte Carmelo, fondatrice della Congregazione delle Suore concezioniste missionarie dell’insegnamento; Maria Anna Cope, religiosa professa della Congregazione delle Suore del Terz’Ordine di San Francesco di Syracuse (New York); le laiche Caterina Tekakwitha e Anna Schäffer.
Nel pomeriggio di sabato, dalle 16.30 alle 18.30, si terranno le visite di cortesia ai nuovi cardinali. Si tratta di un momento pubblico, in cui i fedeli possono recarsi in Vaticano per salutare e rendere omaggio ai nuovi porporati. Ai cardinali “di Curia” sono assegnate le sale nel Palazzo apostolico (Sala Regia, Sala Lapidaria e Sala Ducale), mentre gli altri cardinali saranno nell’Aula Paolo VI e nell’adiacente Aula 1. Domenica 19 febbraio, solennità della Cattedra di San Pietro, alle 9.30 nella Basilica Vaticana, Benedetto XVI presiederà la concelebrazione eucaristica con i nuovi cardinali.