Il Papa: nelle vocazioni Dio fa il primo passo e la Chiesa locale deve essere in ascolto
E’ Dio che fa il primo passo, e mostrare il suo Amore come dono assoluto di se stesso, fedele e fecondo, e questa è la misura alta della vita cristiana: amare come ama Dio. Il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale delle vocazioni è tutto centrato sulla Caritas, l’ amore che Dio ci insegna amandoci per primo. E’ questo il modello che chi sente chiamato deve seguire, il modello per chi vuole dire sì ad una vocazione religiosa. Un amore senza riserve perché le vocazioni sono dono della Carità di Dio, come ricorda il tema della giornata 2012.
Il Papa rilegge la Sacra Scrittura, che dice, è la base di ogni discernimento vocazionale, e ripete che quello di Dio è un “amore senza riserve che ci precede, ci sostiene e ci chiama lungo il cammino della vita e ha la sua radice nell’assoluta gratuità di Dio. “ Eccoperchè, dice il Papa, occorre “riannunciare, specialmente alle nuove generazioni, la bellezza invitante di questo amore divino, che precede e accompagna: esso è la molla segreta, è la motivazione che non viene meno, anche nelle circostanze più difficili.” Un amore che deve diventare amore verso il prossimo, ma che ha la sua unica radice nella Eucaristia. E del resto “l’amore per Dio, di cui i presbiteri e i religiosi diventano immagini visibili – seppure sempre imperfette – è la motivazione della risposta alla chiamata di speciale consacrazione al Signore attraverso l’Ordinazione presbiterale o la professione dei consigli evangelici.
Il Papa si rivolge ai vescovi ai sacerdoti ai diaconi, consacrati e consacrate, catechisti, operatori pastorali e a chi si impegna nell’educazione dei giovani a mettersi in ascolto di chi sente “il manifestarsi dei segni di una chiamata al sacerdozio o ad una speciale consacrazione. È importante che nella Chiesa si creino le condizioni favorevoli affinché possano sbocciare tanti “sì”, quali generose risposte alla chiamata di amore di Dio.” Alla Chiesa locali è affidato il compito del discernimento e della preparazione: “soprattutto l’Eucaristia sia il “centro vitale” di ogni cammino vocazionale: è qui che l’amore di Dio ci tocca nel sacrificio di Cristo, espressione perfetta di amore, ed è qui che impariamo sempre di nuovo a vivere la “misura alta” dell’amore di Dio. Parola, preghiera ed Eucaristia sono il tesoro prezioso per comprendere la bellezza di una vita totalmente spesa per il Regno.”