Miano: l’amore, e non l’economia, sia pilastro della società

A Milano continuano gli incontri di studio e di ‘sensibilizzazione’ in preparazione all’incontro mondiale delle famiglie in programma dal 30 maggio al 3 giugno. Nei giorni scorsi si è svolto il convegno ‘Le famiglie nella città’, al quale ha partecipato il presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Franco Miano, il prof. Mauro Magatti, docente di sociologia all’Università Cattolica di Milano, ed il vescovo ausiliare, mons. Erminio De Scalzi, con il saluto del sindaco, Giuliano Pisapia. Infatti l’Azione Cattolica, che è sempre stata al servizio della vita della Chiesa e dell’Italia, non poteva mancare all’appuntamento mondiale delle famiglie; con questa presenza all’appuntamento mondiale l’Azione Cattolica “vuole ribadire il suo impegno costante per la vita delle famiglie e delle persone, che è stato ed è parte decisiva e integrante della sua storia, della sua proposta, del suo progetto”.
Il presidente Miano ha sottolineato, senza retorica, che la famiglia è la forza propulsiva dell’amore, perché è capace di costruire legami: “Crediamo infatti che nella vita delle famiglie, pur con le evidenti difficoltà che si sperimentano quotidianamente, sia custodita la forza propulsiva dell’amore, che è in grado di cambiare la realtà. E’ questa un’affermazione da non vedere in senso retorico. Essa, piuttosto, sta a indicare l’importanza di legami capaci di sostenere la vita delle città e di cui, oggi ancora più di ieri, si avverte particolare il bisogno. La logica cristiana dell’amore va a beneficio non di un ambito ristretto, familiare o ecclesiale, ma dell’intera società.
Tutto questo si è sempre potuto constatare nella storia della Chiesa e del Paese, la cui vita è stata ed è sostenuta da tante famiglie che, pur tra problemi e ostacoli, continuano a sperimentare la bellezza dei legami e a combattere quella logica iperindividualistica che rappresenta uno dei mali più forti del Paese”. In quest’ottica l’Azione Cattolica si impegna per la famiglia nella città, in quanto l’associazione crede ‘nel miracolo dell’amore che cambia la vita delle persone, ma anche la storia intera’.
Da questo credere nasce un progetto per la vita delle famiglie, della comunità e della società: “Riteniamo anzitutto che la proposta stessa dell’Azione Cattolica sia oggi importante per la vita delle famiglie. Essere associazione, infatti, privilegia concretamente la scelta di unirsi, piuttosto che di separarsi, e costruisce un percorso comune, piuttosto che un cammino realizzato da soli. Si tratta di una affermazione non assertoria, ma sperimentata nella vita di tante realtà di AC…
Quello dell’AC è quindi un progetto importante non solo per la vita parrocchiale ed ecclesiale, ma per la società intera. Associando ragazzi, giovani e adulti, studenti e lavoratori, persone di tutte le generazioni e di tutte le condizioni sociali, e facendo sperimentare concretamente il senso vivo della comunità e dell’amore per il proprio Paese, esso costituisce infatti un progetto autenticamente e pienamente a servizio alle famiglie”. L’ultimo accenno del prof. Miano è stato riservato al binomio ‘lavoro/festa’: “Credo che il binomio lavoro-festa, visto nell’ottica della città, abbia fornito una chiave di volta essenziale per il nostro tempo e un nodo su cui impegnarsi.
La scelta di tenere questo incontro a Milano significa anche cogliere un’immagine fondamentale del tempo in cui siamo posti: una città in trasformazione, che rischia di essere solo un luogo ‘tecnico’, mentre la si vorrebbe abitare pienamente, costruendo al suo interno una ‘vita buona’. Anche in questa prospettiva l’impegno dell’AC per le famiglie intende essere forte e incisivo”.