Haiku 105
la mezzanotte –
come è lieve il foglio
di un calendario! (rl)
midnight –
how faint
a calendar sheet is! (rl)
L’interno di una casa, l’intimità della sera, la luce fioca di una lampada posata da tempo immemorabile su una scrivania. E sotto, l’ombra di una mano pigra, affaticata dal giorno, che prepara il prossimo lavoro e indugia a giocare con fogli leggeri. Sono quelli di un calendario da tavolo, sottili e fragili come la vita, che prendono in cura ogni giorno consegnandolo alla storia. E’ il rito finale: staccare con partecipazione e attesa la giornata trascorsa per dare aria a quella che si appresta a sorgere.
Un momento magico, di solitaria soddisfazione in cui si ripercorrono le ore andate, gli affanni e le gioie che le hanno colorate, mentre s’immagina quelle che ancora bisognerà interpretare. Nel momento in cui si strappa la velina il futuro diventa presente. E’ mezzanotte. Il buio intorno, infranto dalla luce amica, ci dice che nulla è finito e che tutto ricomincia. (cc)
