Le Radici cristiane e Napolitano alla Lateranense

Per trarre un bilancio della mostra libraria Le radici cristiane dell’Italia unita organizzata presso l’Ateneo Lateranense dalla biblioteca universitaria dedicata al Beato Pio IX, basta ripercorrere i momenti che hanno caratterizzato la giornata di chiusura. L’1 febbraio 2012 sarà un giorno che, quella che a titolo speciale è l’Università del Papa, difficilmente dimenticherà. La mattina è iniziata, infatti, con un ospite d’eccezione. Accompagnato da una delegazione di consiglieri, è giunto in Lateranense Giorgio Napolitano. Il Presidente della Repubblica è stato accolto dal Gran Cancelliere dell’Ateneo e Vicario del Papa per la diocesi di Roma, il cardinale Agostino Vallini e dal Rettore Magnifico, il Vescovo Enrico dal Covolo.
Dopo aver visto un video celebrativo sull’iniziativa, Napolitano ha visitato la mostra accompagnato dalla spiegazione del Bibliotecario generale della Lateranense Paolo Scuderi. Il Presidente ha apprezzato i libri antichi e rari esposti sottolineando più volte il profondo legame tra cristianesimo e unificazione della nazione «che, – ha ribadito – affonda le sue radici ancora prima del 1861, grazie alle opere di letterati cattolici che hanno contribuito fortemente a creare una coscienza nazionale». Dopo il Presidente della Repubblica è stata la volta di un altro rappresentante delle istituzioni: il Ministro per i beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi. «Richiamare le radici cristiane all’interno del processo di unificazione del nostro Paese significa – ha spiegato l’ex Rettore dell’Università Cattolica – richiamare l’importante ruolo avuto dal popolo e, al suo interno, dal grande corpus dei cattolici».
Enrico dal Covolo, nei suoi saluti iniziali, ha ricordato come la «Chiesa da sempre, prima e dopo il 1861, educando nell’educare le coscienze al senso del bene e del male, all’onestà e all’altruismo, ha contribuito efficacemente a formare gli italiani. Non a caso – ha chiarito il vescovo – abbiamo voluto collocare questo evento di chiusura all’indomani della festa di don Bosco, padre e maestro dell’onesto cittadino e del buon cristiano, un “santo sociale” dell’Ottocento che ha profondamente segnato la formazione professionale e culturale di tanti giovani italiani con le sue opere di solidarietà e promozione umana».
La mostra, inaugurata il 9 novembre 2011 dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, si è ispirata al Messaggio che Benedetto XVI ha inviato al Presidente della Repubblica Italiana in occasione dei 150 anni dell’unità politica d’Italia (17 marzo 2011). L’allestimento, utilizzando l’importante patrimonio librario della Biblioteca lateranense, ha offerto al visitatore l’opportunità di ripercorrere alcuni aspetti dell’unità d’Italia e della sua storia centrando appieno l’obiettivo che si era posto: far conoscere l’impegno degli italiani di ieri nel perseguire, con l’ausilio sostanziale della fede cristiana, gli ideali che hanno concorso a fondare la Nazione.