Giovani aperti alla vita, la celebrazione della Giornata a Roma

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“La vera giovinezza si realizza nell’accoglienza, nell’amore e nel servizio alla vita.” E’ questo il messaggio di Benedetto XVI all’ Angelus, in occasione della XXXIV Giornata per la vita che si celebra oggi sul tema “Giovani aperti alla vita” . E poco prima dell’ Angelus non lontano da Piazza San Pietro, nella chiesa di Santa Maria in Traspontina, si è svolta una solenne celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo eletto ausiliare di Roma e incaricato per la Pastorale Sanitaria e Universitaria, a cui hanno partecipato numerosi universitari delle cliniche di ginecologia e ostetricia delle università della capitale. “Oggi sono tante le vie che illudono i giovani a vivere la pienezza della propria vita – ha spiegato il prelato – e in particolare, in questa giornata che invita ad aprirsi alla vita ne vorrei ricordare due. La via dei rapporti prematrimoniali e la contraccezione. Non bisogna mai dimenticare che la sessualità è molto più impegnativa di quanto ci viene proposto. E’ il luogo della grandezza dell’uomo, perché lo trasforma in sorgente di vita. Quindi utilizzare l’altro per se è la negazione della sessualità.”

Quindi monsignor Leuzzi ha invitato i giovani, ad avere il coraggio di fare della propria vita un dono per gli altri, e a scoprire nella sessualità la via della gratuità e della dignità della vita umana. E alla celebrazione erano presenti anche alcuni ginecologi cattolici. “I giovani sono il futuro – ha spiegato Massimo Moscarini docente di ginecologia e ostetricia alla Sapienza Università di Roma – ed è a loro che dobbiamo puntare. Bisogna aiutarli ad affrontare in un domani che in apparenza si rivela molto difficoltoso, delle tematiche che sono alla base, come la tutela della fecondità, della maternità e della vita nascente”. E la precaria situazione sociale certo non aiuta e spesso la donna si ritrova ad affrontare una prima maternità intorno ai 32 anni. “E’ necessario – ha concluso Moscarini – delle strutture sociali che permettano alle coppie di progettare una gravidanza nei tempi giusti, che garantiscano una tutela per la gravidanza stessa e una maggiore sicurezza verso il nascituro e poi il bambino nelle sue diverse fasi di crescita”. E a far sentire la presenza e le voci dei piccoli, ci ha pensato un gruppo di mamme del progetto “Salvamamme. “

La nostra associazione – spiega la presidente Grazia Passera – nasce nel lontano 1992, per supportare quelle mamme o quelle famiglie in difficoltà, ad accogliere con gioia e dignità l’arrivo di una nuova vita. Quando arrivano da noi, queste ragazze spesso molto giovani, sono molto spaventate perché hanno già ricevuto una serie di “no” alla loro richiesta d’aiuto. Così cerchiamo di accoglierle nella migliore maniera possibile, prima di tutto con un sorriso e poi con dei doni per loro e per le creature che portano in grembo.” E spesso ad aiutare questo progetto ci sono anche i ragazzi di Giovani per Roma, un associazione formata da giovani professionisti e studenti “

Per noi – racconta Andrea Chiappetta presidente dell’ associazione- poter dare una mano per una causa così nobile è una bellissima esperienza. Queste mamme sono una vera e propria carica di amore e di energia ed è impossibile non rimanere coinvolti! Noi cerchiamo di dare il nostro contributo mettendoci a disposizione, spesso ci occupiamo o di raccolte di vestiti per neonati e bambini, oppure generi alimentari, aiutiamo ad organizzare trasporti, insomma , tutto ciò che può essere utile in quel momento. Ma lo facciamo ben volentieri e la migliore ricompensa, è la gioia che incrociamo negli occhi di queste donne che spesso hanno alle spalle storie molto difficili.”

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