Il papa celebra la vita consacrata: l’anno della fede “tempo favorevole per il rinnovo interiore” e di “impegno nella nuova evangelizzazione”

Vespro solenne per Benedetto XVI, che nella Basilica Vaticana ha pregato nella Festa della Presentazione del Signore, che coincide con la sedicesima Giornata per la Vita consacrata. Che è, “soprattutto per voi, cari fratelli e sorelle che avete abbracciato questa condizione nella Chiesa, una preziosa occasione di rinnovare i propositi e ravvivare i sentimenti che ispirano la donazione di voi stessi al Signore”, ha spiegato il papa. “Questo vogliamo fare oggi – ha aggiunto -, questo è l’impegno che siete chiamati a realizzare ogni giorno della vostra vita”.
“Nel giorno in cui la Chiesa fa memoria della presentazione di Gesù al tempio – ha detto Benedetto XVI ai presenti -, si celebra la Giornata della Vita Consacrata. In effetti, l’episodio evangelico a cui ci riferiamo costituisce una significativa icona della donazione della propria vita da parte di quanti sono stati chiamati a ripresentare nella Chiesa e nel mondo, mediante i consigli evangelici, i tratti caratteristici di Gesù, vergine, povero ed obbediente, il Consacrato del Padre”.
Ecco perché chi ha scelto questo particolare stato di vita, secondo il papa, deve conformarsi alla “consacrazione di Cristo, consacrazione di Maria, consacrazione di tutti coloro che si pongono alla sequela di Gesù per amore del Regno di Dio”. Inoltre, forte della “preghiera dell’intera comunità, che rende lode a Dio Padre, per il dono di questa vocazione”, il consacrato ha il compito di offrire la “testimonianza di coloro che hanno scelto di seguire Cristo mediante la pratica dei consigli evangelici con il promuovere la conoscenza e la stima della vita consacrata all’interno del Popolo di Dio”.
Nella sua omelia Benedetto XVI ha invitato coloro che hanno “accolto la chiamata a seguire Cristo più da vicino mediante la professione dei consigli evangelici” a valorizzare la possibilità dell’Anno della Fede, che deve essere “tempo favorevole per il rinnovamento interiore, di cui sempre si avverte il bisogno, con un approfondimento dei valori essenziali e delle esigenze della propria consacrazione”, ma anche momento in cui “tutti i consacrati e le consacrate si impegnino con entusiasmo nella nuova evangelizzazione”. “I consigli evangelici – ha ammonito il papa -, accettati come autentica regola di vita, rafforzano la fede, la speranza e la carità, che uniscono a Dio. Questa profonda vicinanza al Signore, che deve essere l’elemento prioritario e caratterizzante della vostra esistenza, vi porterà ad una rinnovata adesione a Lui e avrà un positivo influsso sulla vostra particolare presenza e forma di apostolato all’interno del Popolo di Dio, mediante l’apporto dei vostri carismi, nella fedeltà al Magistero, al fine di essere testimoni della fede e della grazia, testimoni credibili per la Chiesa e per il mondo di oggi”.