Contro la piaga del gioco d’azzardo una campagna troppo equivoca

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E’ «inammissibile – sostengono i rappresentanti delle cinque associazioni – che un progetto che coinvolge 70mila studenti e che, secondo le dichiarazioni del direttore dei Monopoli, si vuole estendere alle fasce dei minori più piccoli, contenga frasi come: “Evolve chi si prende una giusta dose di rischio, mentre è punito chi non rischia mai o chi rischia troppo!”, o “Ci si attacca alla rete, al cellulare, alle slot machine o ai videopoker parcheggiati nei bar per dare risposta al primordiale bisogno di vincita che l’essere umano ha in sé”, o dove viene promosso l’aspetto meno educativo e socializzante dei giochi online dichiarando che grazie a questi: “Non c’è bisogno di cercare compagni di gioco come si faceva da bambini, perché questo gioco è spesso solitario e decontestualizzato”». Recentemente, il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, mons. Angelo Bagnasco, a tal proposito aveva dichiarato: “E’ necessario arginare la piaga del gioco d’azzardo, quale fuga disperata da una realtà ritenuta ingrata, o quale seducente sirena di vita facile, ma che si rivela come abbrutente dipendenza che deforma l’umano dell’uomo, e sconquassa le famiglie”.

Il presidente della Cei le considera “le malattie nuove di una post-modernità infragilita dalle proprie ossessioni prima ancora che dai deficit di bilancio”. “Da parecchi mesi – dichiarano Matteo Iori, presidente del Conagga, don Armando Zappolini, presidente del Cnca, don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera, e Graziano Bellio, presidente di Alea – sottolineiamo la gravità di alcuni dei messaggi contenuti nel dvd presentato dall’AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) ai giovani studenti italiani. I presidenti delle cinque organizzazioni prima citate ritengono che il “il progetto portato nelle scuole contenga troppi stimoli al gioco d’azzardo e che finisca per sostenere l’idea che i ragazzini debbano giocare d’azzardo almeno un po’, come si può cogliere con più chiarezza dagli esiti proposti nel test interattivo contenuto nel dvd”.

Le ricerche svolte nel territorio italiano rivelano dati preoccupanti per la nostra società. Centinaia di migliaia di minorenni giocano d’azzardo nonostante questo sia vietato per legge; numerosissimi i giovani studenti con problemi di patologia legati al gioco d’azzardo. Il progetto sul gioco d’azzardo promosso dai Monopoli di Stato risulta, dunque, lacunoso e pericoloso soprattutto per i più giovani. Si tratta di una campagna rivolta ai docenti e agli studenti atta a sensibilizzare sul rischio dei giochi ma che invece appare equivoca, dannosa e diseducativa. Essa fa leva sull’importanza della dimensione ludica senza definire in modo netto il confine tra ciò che è ludico e ciò che è azzardo, e quindi dannoso; proponendo, peraltro, solo due vie percorribili: quella del gioco d’azzardo legale e quella del gioco d’azzardo illegale. La terza via – quella che invita a non giocare affatto – non viene assolutamente ipotizzata!

I leader delle cinque associazioni auspicano, pertanto, che tale proposito “venga sospeso al più presto in attesa di un nuovo progetto che, sviluppato in un contesto privo di conflitti di interesse, possa davvero promuovere una riflessione su tutti i rischi legati al gioco d’azzardo”.

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