Haiku 100
Per l’olio nuovo
non ha porte la città
ma fronde e vento. (rl)
Ad autunno inoltrato gli alberi fragili offrono i frutti oleosi. Per colline e prati si spande l’odore intenso del nuovo olio, sospinto dalle fronde agitate dal vento. Borghi e città sono impregnati dal profumo del liquido prezioso. Scorre nelle taniche e negli otri, scivola tra le dita callose, insapora pane bianco e labbra desiderose, in mulini affollati di braccianti e padroni. Non c’è nulla che resista, né porte né mura, all’imperio del bene.
Santifica e consacra l’olio che unge il capo della creatura. Spalanca il Regno agli eletti, affida il credente al suo Dio. Investe di felicità ogni cosa. (cc)