Il Presepe all’ “angolo ” di Roma Termini


Uno spazio in cui il presepe, con la rappresentazione plastica del mistero dell’Incarnazione di Gesù e la sua venuta al mondo, poteva offrire a tutti, a chi andava di fretta come a chi passeggiava lentamente, un piccolo, fugace momento di riflessione. Ma i tempi cambiano. La spaziosa galleria centrale è da tempo una sede ambita per allestire punti vendita e shop temporanei, ben più redditizi e in grado di offrire ai passeggeri emozioni palbabili. La confezione regalo d’olio extravergine, i collant all’ultima moda, le barrette di cioccolato in formato cadeau natalizio… E così il presepe, vanto delle maestranze ferroviarie della Capitale, ha dovuto traslocare nel piccolo angolo a sinistra, in un punto che non consente neanche tanto di potersi soffermare. Dai 34 metri quadri iniziali del 1996 si è ridotto agli attuali 4 ad opera degli stessi autori, Silvio Bulli e Franco Bianconi, dipendenti delle Ferrovie ormai in pensione, che hanno collocato la nascita di Gesù nel popolare quartiere di Trastevere.
Ispirandosi agli acquerelli di ‘Roma sparita’ che Ettore Roesler Franz realizzò tra il 1845 e il 1907, la grotta di Betlemme trova posto sotto gli archi di Porta Settimiana, alle pendici del Gianicolo, teatro delle passioni di Raffaello Sanzio per la bella Fornarina da lui ritratta in un celeberrimo capolavoro. E intorno alla Santa Famiglia, il piccolo universo dei commercianti e dei personaggi trasteverini intenti alle loro faccende mentre nel mondo compare il Mistero. Proprio come alla Stazione Termini, moderna metafora di un mondo agitato che non riesce a cogliere la novità di un Dio amico degli uomini e venuto per essere al centro della loro vita.