Haiku 057

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Sera a teatro, 
incanta il piano solo.
Un po’ di tosse. (rl)

Poltrone rosse, broccati polverosi e legno consumato. Ori e stucchi da cornice ad una sera senza abiti lunghi ma ricolma di passione. Sulla scena in solitudine un pianista. Intorno il teatro che palpita di uomini e donne, poco avvezzi ai cerimoniali e amanti della musica vera. Non ci sono lustrini ma sciarpe e cappotti di chi è fuggito in fretta dall’ufficio per ascoltare interessato un concerto poco ortodosso.

Ciò che conta è la meraviglia delle dita che corrono e scoprono corde che non sapevamo esistessero. L’intrigo di note che vivono lo spazio di una battuta. L’improvvisa armonia che strappa all’abitudine a al già sentito. E mentre la platea si lascia trasportare da nuove correnti c’è chi rompe l’incanto con un colpo di tosse. Forse è il raffreddore. Forse il respiro mancato per tanta bellezza. (cc)

www.twitter.com/RobertaLeone

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