Benedetto XVI ai ragazzi dell’ACR: “Puntate in Alto”

“Cari ragazzi e ragazze dell’ACR, rispondete con generosità al Signore che vi chiama alla sua amicizia: non vi deluderà mai! Vi potrà chiamare ad essere un dono di amore ad una persona per formare una famiglia, o vi potrà chiamare a fare della vostra vita un dono a Lui e ad altri come sacerdoti, religiose, missionari o missionarie. Siate coraggiosi nel dargli una risposta, come avete detto: «puntate in alto»; ne sarete felici per tutta la vita!”. Lo ha detto Benedetto XVI ricevendo in vaticano l’allegra delegazione dell’Azione Cattolica dei Ragazzi per il tradizionale scambio di auguri. Presenti gli acierrini provenienti da 12 diocesi di tutta Italia (Trivento, Locri-Gerace, Avellino, S. Marino-Montefeltro, Tivoli, Mantova, Pesaro, Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, Nicosia, Pisa, Adria-Rovigo e Susa), accompagnati dai loro educatori, dal Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Franco Miano, dall’Assistente generale, mons. Domenico Sigalini, dalla Responsabile nazionale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, Anna Teresa Borrelli, dall’Assistente centrale dell’Acr, don Dino Pirri, e dai 16 collaboratori dell’Ufficio centrale Acr.
Il Papa ha rivolto ai ragazzi un breve discorso dedicato al tema di riflessione scelto quest’anno dall’Associazione: l’invito fatto a Bartimeo: “Alzati, ti chiama”. Questo invito – ha detto il Papa – “si è già ripetuto molte volte nella vostra vita e si ripete anche oggi. La prima chiamata l’avete avuta con il dono della vita; siate sempre attenti a questo grande dono, apprezzatelo, siatene riconoscenti al Signore, chiedetegli che doni una vita gioiosa ad ogni ragazzo e ragazza del mondo: tutti siano rispettati, sempre, e a nessuno manchi il necessario per vivere”.
“Un’altra chiamata importante l’avete ricevuta col Battesimo” – ha aggiunto Benedetto XVI –“ in quel momento siete diventati fratelli di Gesù, che vi vuole bene più di qualunque altro e vuole aiutarvi a crescere. Un’altra chiamata è stata quando avete ricevuto la santa Comunione: in quel giorno l’amicizia con Gesù è diventata stretta intima, e Lui vi accompagna sempre nel cammino della vostra vita”. “Rispondete con generosità al Signore che vi chiama alla sua amicizia: non vi deluderà mai!”.
Il Papa ha invitato a custodire pienamente il dono della vita, ha fornito una lettura originale del tema annuale ed elogiato i ragazzi per l’iniziativa del mese della Pace che coinvolge i loro coetanei in Bolivia.
“Cari amici – ha detto infine il papa – vorrei chiedervi di fare una cosa: portate anche ai vostri compagni questo bell’invito – alzati, ti chiama – e dite loro: guarda che io ho risposto alla chiamata di Gesù e sono contento perché ho trovato in Lui un grande Amico, che incontro nella preghiera, che vedo tra i miei amici, che ascolto nel Vangelo. Il Natale che vi auguro è questo: quando farete il presepio pensate che state dicendo a Gesù: vieni nella mia vita e io ti ascolterò sempre”.
“Oggi vogliamo dirti che ci siamo impegnati a conoscere il Signore, ad ascoltarlo, a parlare con Lui nella preghiera e ad incontrarlo nei Sacramenti e nella Santa Messa – ha detto rivolgendosi al papa Gilda, di 11 anni della diocesi di Avellino -. Anche se non sempre ci riusciamo pienamente, desideriamo però davvero crescere nell’amicizia con Gesù per essere bambini e ragazzi felici, e in questo, il cammino dell’Acr ci aiuta e ci sostiene”.
“Oggi siamo qui, nella tua casa – ha continuato la piccola – insieme ai nostri educatori per rivolgerti gli auguri di Natale di tutta l’Azione Cattolica, che ha scelto proprio noi bambini e ragazzi a rappresentarla. È davvero un momento unico e bello per tutti noi e ti chiediamo di perdonare la nostra emozione e la nostra confusione allegra. Oggi cogliamo anche l’occasione per dirti il nostro grazie per quanto ogni giorno fai per il bene della Chiesa, per la tua passione per ogni uomo e per ogni donna del mondo, per il tuo impegno generoso e costante con cui accompagni i passi di quanti cercano risposte ai loro desideri, di quanti cercano di dare un senso vero alla loro vita”.
Durante l’udienza il papa ha avuto parole speciali per l’Assistente unitario dell’Azione Cattolica: “Sono particolarmente felice che il nostro Vescovo Sigalini sia tornato: era caduto – come sapete – ed era molto ammalato. Ma il Signore ha bisogno di lui. Così, grazie per il suo ritorno”.