La sostenibilità sociale e la sfida di Greenaccord


Infatti tra le cause della crisi c’è anche l’estrema voracità dell’economia odierna che porta inevitabilmente ad un processo di demolizione delle risorse e della natura. “Le disuguaglianze planetarie – continua Cauteruccio – ci impongono una seria riflessione etica, l’unica possibile per costruire un’era di attività economica globale, e tutto ciò non può prescindere da prospettive di fraternità e di bene comune”. E proprio sulle profonde differenze tra i paesi occidentali e quelli del sud del mondo si è concentrato l’intervento di Alexander Muller vicedirettore generale della FAO. “La situazione attuale è figlia di tre fattori estremamente negativi. In primis una diseguale distribuzione della ricchezza in cui il 20 % della popolazione mondiale detiene l’83% delle risorse della terra, poi un sistema che favorisce uno spreco di cibo immane, che porta alla quotidiana sofferenza della fame oltre un miliardo di persone. Infine ci sono i cambiamenti climatici, che già da tempo provocano danni enormi alle popolazioni concentrate soprattutto nell’ Africa Sub sahariana e in Asia. Ecco perché, a livello internazionale urge la costruzione di una solidarietà globale, che dia risposte alla tutela delle risorse naturali e alla sicurezza alimentare”.
E anche monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace ha parlato della necessità da parte di tutti i governi di limitare il consumo delle risorse, per evitare di cadere in una crisi ben più grave, innescata questa volta dal costo delle stesse. E purtroppo i paesi che andrebbero a pagare di più una tale situazione, sarebbero quelli del terzo mondo con il vedere così sfumare definitivamente qualsiasi speranza di sviluppo. E Monsignor Toso ha invitato anche i cattolici ad un rinnovato impegno nella politica e nell’ economia. “E’ giunto il momento, per impegnarsi nell’ elaborazione di un nuovo pensiero che spinga alla costruzione di un autorità politica a livello mondiale, senza la quale non si potrebbero strutture ed istituzioni capaci di servire il bene comune” E tante le proposte per uscire da questa crisi, dallo sconfiggere la tirannia del denaro e redistribuire lavoro, ricchezza, potere, sapere, e tutele, del sociologo Domenico De Masi, al green new deal cioè un piano di azione capace di consolidare le attività eco-innovative già esistenti, lanciato da Laura Castellucci docente di politica economica presso la Sapienza università di Roma.
E l’incontro è stato concluso da Antonio Rosati assessore alle Politiche Finanziarie e di Bilancio della Provincia di Roma che ha ricordato come Comuni Regioni ed Enti locali, siano stati importanti nella vita dei cittadini per armonizzare le loro aspettative, “Gli obiettivi di solidarietà, lavoro e compatibilità ambientale, si raggiungono meglio ascoltando i bisogni di ognuno, dai cittadini ai movimenti, alle associazioni. L’importante è ricordare che tutti noi abbiamo un grande dovere etico, prima ancora che di governo, cioè quello di preservare le risorse. Solo così, lavorando insieme, lasceremo un futuro sostenibile alle nuove generazioni”.