Il Papa ai vescovi del Pacifico: Curate i sacerdoti, formate i catechisti

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Benedetto XVI sa delle difficoltà delle chiese di Nuova Zelanda e Pacifico. Constata che il secolarismo “ha un impatto significativo sulla comprensione e la pratica della fede cattolica. Ciò è reso particolarmente visibile in un approccio sbagliato alla natura sacra del matrimonio cristiano e alla stabilità della famiglia”. Serve una nuova evangelizzazione, da sempre una priorità per Benedetto XVI, che si colora di un significato nuovo e più profondo per il prossimo anno della Fede, e alla luce della recente creazione del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. “Voi, in quanto Vescovi e Pastori – dice il Papa ai presuli del Pacifico – siete chiamati a essere protagonisti nel formulare questa risposta secondo le esigenze e le circostanze locali nei vostri vari Paesi e tra le vostre popolazioni. Rafforzando i vincoli invisibili di comunione ecclesiale, create fra voi un senso ancor più forte di fede e di carità cosicché quanti servite, a loro volta, possano imitare la vostra carità ed essere ambasciatori di Cristo sia nella Chiesa sia nell’arena civile”.

Per Benedetto XVI, la nuova evangelizzazione   “non è un concetto astratto”, ma “un autentico rinnovamento della vita cristiana basato sugli insegnamenti della Chiesa”. Un annuncio che deve essere concreto, visibile. Per questo, il Papa incoraggia i vescovi “ad avere una cura speciale per i vostri sacerdoti. Come sapete, uno dei primi compiti pastorali riguarda i vostri sacerdoti e la loro santificazione, soprattutto quelli che sono in difficoltà e quelli che hanno poco contatto con i loro fratelli sacerdoti Sappiamo che buoni sacerdoti, saggi e santi sono i migliori promotori delle vocazioni al sacerdozio”. Ma  la formazione – continua il Papa – deve riguardare anche laici e catechisti. “Comprendo dai vostri rapporti – dice Benedetto XVI – che il compito di diffondere il Vangelo spesso dipende dall’aiuto di missionari laici e catechisti. Continuate a garantire loro l’offerta di una solida e costante formazione, in particolare nell’ambito delle loro associazioni”.

L’anno della Fede – conclude il Papa – deve essere da “ispirazione” per i vescovi di Nuova Zelanda e Pacifico. Ci sono tra loro grandi distanze, e sono chiese lontane da Roma. Eppure – dice il Papa –  professiamo “un solo Signore, una sola fede, un battesimo, un solo Dio e Padre di tutti”.

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