Haiku 050
Inaspettato
un biglietto d’auguri
zuppo di neve. (rl)
La neve cade copiosa, imbianca i tetti e i cappelli scuri, copre le auto pigre e i semafori impazziti come alberi di Natale. Una cascata di fiocchi che imbelletta la metropoli grigia. Al riparo, negli open space soffocanti di caldo artificiale, si contano i minuti prima di affrontare la sera e conquistare casa. Mancano pochi giorni al ripetersi del Mistero e tutto già profuma di Gloria.
Le menti distratte dai doni da pensare e trovare, gli occhi assonnati per le sere tra amici, le gole già sazie dei mille anticipi di leccornie. Sembra che ogni cosa sia pronta per festeggiare il Salvatore. E che ognuno partecipi secondo misura all’evento. Poi qualcuno lancia sul tavolo l’ennesima busta. E aprendola riconosciamo la firma ormai lontana. Qualcuno che abbiamo amato e poi perduto, che vuole condividere con noi quanto di più bello è accaduto nella storia. (cc)