Il giornale del Papa su Rai Due

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Il “singolarissimo giornale” sbarca in TV. Il 22 dicembre sera (purtroppo in un orario poco accessibile” a mezzanotte e mezzo) Rai Due – La Storia siamo noi- mette in onda “ L’Osservatore Romano il giornale del Papa” di Antonia Pillosio.Una versione più estesa sarà trasmessa il 4 gennaio, mercoledi,  alle 21.00 per Dixit-Fatti su Rai Storia.

L’Osservatore Romano , il quotidiano della Santa Sede quest’anno compie centocinquantanni, come l’Italia unita .Non e’ un caso che il quotidiano nasca per iniziativa privata con l’appoggio del Governo pontificio in un contesto difficile e decisivo per il Papato, con la consapevolezza e la volontà di difendere e sostenere le ragioni della Sede Apostolica, che sembrava essere messa in pericolo da forze ostili.

L’Osservatore Romano ha sempre diffuso la voce del Papa e gli interventi dei suoi stretti collaboratori sui problemi cruciali per l’umanita’.

E nei momenti bui della storia italiana e’ stato un giornale di opposizione  al regime, all’interno di un codice di regole politiche e diplomatiche imposte dalla Segreteria di Stato.

Grazie alla possibilita’ di attingere a fonti d’informazione , che in quel periodo solo l’indipendenza vaticana poteva garantire, diventa il primo vero global newspaper.

Il documentario mette a fuoco alcuni momenti significativi di questa lunga storia e a raccontarli sono alcuni testimoni particolari come  Mons Loris Capovilla ,segretario di Papa Giovanni XXIII e il direttore de L’Osservatore Romano Mario Agnes , Arturo Mari insieme  agli storici Carlo Cardia, Andrea Riccardi e Anna Foa.

Oggi il quotidiano entra nel dibattito pubblico mondiale per esprimere la realta’ della Chiesa universale e il suo radicamento nelle diverse situazioni , in un contesto di amicizia verso le donne e gli uomini del nostro tempo.

L’attuale direttore del quotidiano  Giovanni Maria Vian e la storica  Lucetta Scaraffia  ci spiegano come , per volonta’ di Papa Benedetto XVI , L’Osservatore Romano apre un dibattito moderato con tutti , anche con i non credenti , pubblicando editoriali e punti di vista che non sono esattamente quelli della Santa Sede.

Il segnale che viene dato  e’  molto importante perche’ sui grandi temi che l’umanita’ si trova ad affrontare nel secondo millennio la Chiesa apre una  vera discussione .

Il 1 luglio 1861 la nascita de L’Osservatore Romano e centocinquant’anni dopo le celebrazioni per l’unita’ d’Italia , non solo una coincidenza . Antonio Zanardi Landi , che e’ stato Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede(in questi ultimi tre anni ) , insieme al Direttore Vian ci raccontano , attraverso le pagine del giornale, il rapporto particolare tra la Santa Sede e  la Repubblica Italiana e la particolare vicinanza tra il  Presidente Napolitano e Papa Benedetto XVI .

 

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