Dopo la GMG. Don Nicolò Anselmi: i giovani hanno bisogno di interiorità

don Nicolò Anselmi
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“I giovani hanno bisogno di interiorità” che “poi diventa gioia”. Lo spiega a Korazym.org don Nicolò Anselmi, direttore del Servizio italiano per la Pastorale Giovanile della CEI, a pochi giorni dalla Giornata mondiale della gioventù. “Il papa ha invitato all’unità, all’impegno interiore, alla preghiera. Questa è una cosa molto bella e molto gradita. I ragazzi hanno fatto dei lunghi minuti di silenzio”.


Quale il bilancio sulla presenza dei giovani italiani e sugli eventi di questi giorni?
“Gli italiani che si sono registrati a questa XXIII GMG di Sydney sono 9800. Sono tutti piuttosto contenti, anche se vari inconvenienti fanno parte della GMG, e il Signore Dio parla anche attraverso gli imprevisti. La veglia è stata molto spirituale. Il papa ha invitato all’unità, all’impegno interiore, alla preghiera. Questa è una cosa molto bella e molto gradita. I ragazzi hanno fatto dei lunghi minuti di silenzio davanti alla Santissima Eucaristia. I giovani hanno bisogno di quest’interiorità, di scendere dentro di loro, anche attraverso la fraternità che la GMG offre”.

Questa interiorità però deve diventare testimonianza…
“E’ un interiorità che poi diventa gioia, per sapere che cosa stai facendo, dove stai camminando. Diventa anche testimonianza nei luoghi di lavoro, di studio, proprio come ha detto il papa…”

Quale il cammino che attende i giovani italiani dopo questa esperienza. Come continuerà la GMG di Sydney in Italia? Come mettere a frutto questo spirito dell’Agorà?
“Il prossimo anno sarà l’ultimo anno del triennio dell’”Agorà dei giovani Italiani”, che sarà dedicato alla cultura, alla comunicazione della cultura e all’approfondimento. Siamo chiamati alla conoscenza dei fondamenti della nostra fede, e il papa in questo senso invita tutti i giovani ad avere un grande spessore culturale. I suoi passaggi e i suoi discorsi sono sempre una miniera di impegno. Ogni persona, ogni giovane, mi sembra, può trovare una motivazione forte nella propria esperienza di cristiano”.

Qualcuno dice che grandi eventi come la GMG non funzionano, e che vanno rivisti…
“Non so cosa vuol dire che un evento del genere ‘funziona’. Di certo sono sempre delle tappe indimenticabili nella vita di tante persone, quindi è bene che ci siano. Ringraziamo proprio lo Spirito Santo che ha inspirato a Giovanni Paolo II questa bellissima idea”.

La foto: don Nicolò Anselmi

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