Il Papa: un grazie alle banche cooperative cattoliche per il sostegno all’uomo
In un mondo in cui le banche sembrano volersi sostituire alla politica cancellando solidarietà e rispetto dell’ uomo, il Papa ha voluto mettere in luce come invece le banche cooperative, presenti da moltissimo tempo nel tessuto sociale italiano, sono un modello di sviluppo efficacissimo anche oggi. “Ciò che ha spinto gli aderenti ad associarsi in organizzazioni di tipo cooperativistico- ha detto il Papa -spesso con l’apporto determinante dei sacerdoti, è stata non solo un’esigenza di ordine economico, ma anche il desiderio di vivere un’esperienza di unità e di solidarietà, che portasse al superamento delle differenze economiche e dei conflitti sociali tra i diversi gruppi.” Una azione preziosa per l’ Italia, ha ripetuto Benedetto XVI spiegando come, oltre la professionalità, le Banche cooperative sono chiamate “a promuovere la cultura della vita e della famiglia e a favorire la formazione di nuove famiglie che possano contare su un lavoro dignitoso e rispettoso del creato che Dio ha affidato alla nostra cura responsabile”.
Un pensiero a parte per le cooperative cattoliche e per “ l’ispirazione cristiana, che deve costantemente orientarle. Rimanete, quindi, fedeli al Vangelo e all’insegnamento della Chiesa: fa parte della vostra stessa identità; tenete presenti e favorite le varie iniziative di sperimentazione che attingono dai contenuti del Magistero sociale della Chiesa, come nel caso di consorzi sociali di sviluppo, di esperienze di microcredito e di un’economia animata dalla logica della comunione e della fraternità.” Il Papa ha concluso ricordando che per il cristiano amare l’altro “non è semplice filantropia, ma è espressione dell’amore di Dio e deve fondarsi su un vero amore a Dio.”
E per fare questo anche “nel mondo dell’economia e del lavoro per vivere e portare l’amore e la solidarietà è necessario attingere alla sorgente divina attraverso un rapporto intenso con Dio, un ascolto costante della sua Parola, un’esistenza nutrita dall’Eucaristia. Non dimenticate l’importanza di far crescere questa dimensione spirituale nel vostro impegno di risposta alle odierne sfide e urgenze sociali, per continuare ad operare nella logica dell’economia della gratuità, della responsabilità, per promuovere un consumo responsabile e sobrio.”