Haiku 044
Davanti al tabernacolo senza difese. Contempliamo la concretezza del corpo, l’essere qui ed ora per noi. E per tutti. Si attende l’alba per vivere della Sua memoria, per riempire l’esistenza del suo ritmo, per cercare la pienezza nel respiro dell’esistenza. Chi sei tu che mi fai? Cosa vuoi di me? Mi possiedi e mi sfuggi, ti amo e non riesco ad afferrarti. Prendimi o mio Tu, o mio Signore. Il tuo splendore illumina ogni cosa. (cc)