I tre auguri del Papa che accende l’albero di Gubbio

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Dopo l’ I-Pad per dare l’avvio ad un nuovo portale vaticano, oggi è stata la volta di un tablet della Sony. Il Papa ha acceso l’albero di Natale di Gubbio con un “touch” sullo schermo. Tre gli auguri del Papa nel suo saluto alla cittadina in collegamento video dalla sala del Foconi in Vaticano: che il nostro sguardo, un po’ come l’albero, ”sappia tendere verso l’alto e rivolgersi a Dio, che mai ci dimentica” non fermandosi alle cose materiali.

Che ci ricordiamo ”che anche noi abbiamo bisogno di una luce che illumini il cammino della nostra vita e ci dia speranza, specialmente in questo tempo in cui sentiamo in modo particolare il peso delle difficoltà dei problemi, delle sofferenze e un velo di tenebra sembra avvolgerci”. ”Che ciascuno di noi sappia portare un po’ di luce negli ambienti in cui vive: in famiglia, al lavoro, nel quartiere, nei Paesi, nelle Città Ciascuno sia una luce per chi gli sta accanto; esca dall’egoismo che spesso chiude il cuore e spinge a pensare solo a se stessi; doni un po’ di attenzione all’altro, un po’ di amore. Ogni piccolo gesto di bontà come una luce di questo grande Albero: insieme alle altre luci è capace di illuminare l’oscurità della notte, anche quella più buia”. Sulla scrivania del Papa il piatto in ceramica che raffigura l’albero e alle spalle del Pontefice la corona d’avvento fatta con dei ramoscelli di abete che ogni anno arrivano dalla Baviera.

La diocesi di Gubbio ha iniziato a chiedere questo intervento pontificio all’inzio dell’estate del resto l’ albero è il più grande del mondo e la cittadina diventata famosa per il lupo convertito da San Francesco e in tempi moderni scenario di una fiction di successo con un sacerdote come protagonista, sembra lanciata verso la fama internazionale non solo per la sua ricca storia. Dalle cinque del pomeriggio i Cantores Beati Ubaldi, la Cappella musicale della Cattedrale ha eseguito canti, poi gli sbandieratori di Gubbio, hanno dato spettacolo insieme ai balestrieri. Poi in collegamento con il Papa alle 18.30.

Un saluto e poi l’atteso click Adagiato sulle pendici del Monte Ingino che sovrasta la medioevale Città di Gubbio, l’Albero è costituito da corpi illuminanti di vario tipo a realizzare un effetto cromatico assolutamente particolare ed unico: oltre 250 punti luminosi di colore verde delineano la sagoma di un Albero di Natale alto oltre 650 metri con il corpo centrale disseminato di oltre 300 luci multicolore e con alla sommità installata una stella della superficie di circa 1.000 metri quadri disegnata da oltre 200 punti luminosi. E’ una realizzazione entrata nel 1991 nel Libro dei Guinness dei primati; resta acceso per tutto il periodo natalizio e viene disattivato dopo l’Epifania. Decine di migliaia di persone vengono tutti gli anni a Gubbio durante il periodo Natalizio proprio per ammirare l’Albero.

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