Il Papa: scegliere la sobrietà come stile di vita. Un pensiero speciale per gli apolidi
“Mentre ci prepariamo al Natale, è importante che rientriamo in noi stessi e facciamo una verifica sincera sulla nostra vita.” Il Papa lo ha ricordato alle migliaia di fedeli che, nonostante la pioggia, erano in Piazza San Pietro per l’ appuntamento domenicale con la preghiera di mezzogiorno. Il Papa ha commentato le Scritture della Seconda domenica di Avvento che parlano di Giovanni Battista.
Un appello straordinario alla conversione, ha ricordato il Papa. “Giovanni viene presentato come una figura molto ascetica” e Benedetto XVI dice: “ Lo stile di Giovanni Battista dovrebbe richiamare tutti i cristiani a scegliere la sobrietà come stile di vita, specialmente in preparazione alla festa del Natale, in cui il Signore – come direbbe san Paolo – da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.” Chiamata alla conversione che si rilegge in tutti Vangeli e che “chiama ad un cambiamento interiore, a partire dal riconoscimento e dalla confessione del proprio peccato.” Nel Vangelo di Marco, ha spiegato il Papa ci sono dei richiami alle Scritture dell’Antico Testamento che “parlano dell’intervento salvifico di Dio, che esce dalla sua imperscrutabilità per giudicare e salvare; a Lui bisogna aprire la porta, preparare la strada”.
Prima di ripetere la sua riflessioni in diverse lingue il Papa ha affidato al Signore “quanti, spesso forzatamente, debbono lasciare il proprio Paese, o sono privi di nazionalità. Mentre incoraggio la solidarietà nei loro confronti, prego per tutti coloro che si prodigano per proteggere e assistere questi fratelli in situazioni di emergenza, esponendosi anche a gravi fatiche e pericoli.” L’occasione è la celebrazione del 50° anniversario dell’istituzione dell’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni, e il 60° della Convenzione sullo status dei rifugiati ed il 50° della Convenzione sulla riduzione dei casi di apolidìa.