Viene dal Brasile il nuovo arcivescovo di Taranto

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«Nell’incontro con monsignor Giussani – spiega Santoro in un’intervista agli Araldi del Vangelo del 2009 – diventava attuale per me l’esperienza che gli apostoli facevano con Gesù». Dopo essere diventato responsabile regionale di Comunione e Liberazione in Puglia, Giussani gli chiese se era disposto a trasferirsi in Brasile. La risposta fu affermativa e Santoro, rispondendo alla richiesta dell’allora Arcivescovo di Rio de Janeiro, il cardinale Eugenio Sales, lasciò l’Italia per trasferirsi in Brasile. Qui diventò dal 1988 al 1996, responsabile di Comunione e Liberazione per l’America Latina aprendo nuove comunità in diversi paesi tra cui la Colombia, Cuba, Equador, Panama e Santo Domingo. Ricevette l’ordinazione episcopale il 29 giugno 1996 e dopo otto anni come vescovo ausiliare si São Sebastião di Rio di Janeiro, fu nominato pastore di Petropólis l’11 luglio 2004. In quella che è conosciuta come la “Città imperiale del Brasile”, Santoro si distingue per il suo episcopato attivo profondamente attento alle questioni sociali (tra le iniziative la promozione del Movimento Pro-Petrópolis per la ricostruzione delle aree devastate dall´alluvione del gennaio 2011, attraverso il coinvolgimento di varie entità della società civile) e culturali. Santoro è stato, inoltre, come tutti i presuli di Petropólis, Gran Cancelliere dell’Università cattolica cittadina conosciuta ai più per essere stato l’ateneo in cui ha insegnato Leonardo Boff, uno degli esponenti più attivi (e controversi) della Teologia della Liberazione.

A Taranto troverà una chiesa con più di 400 mila fedeli, 80 parrocchie e quasi 190 sacerdoti. Una chiesa con tradizione millenaria (gli scritti narrano che fu proprio, San Pietro a fondare la prima comunità cristiana consacrando Sant’Amasio come primo vescovo) calata in un territorio meraviglioso ma con innumerevoli problemi. Tra questi, l’emergenza ambientale causata dall’invasività dell’apparato industriale a ridosso della città. «È necessario che lui cresca e io diminuisca», ha ribadito, con visibile emozione il giorno dell’annuncio l’arcivescovo uscente Papa. Il frate cappuccino diventanto arcivescovo di Taranto nel 1990 ha comunque assicurato la sua guida pastorale fino al prossimo 5 gennaio, giorno della presa di possesso di Santoro come nuovo presule dell’arcidiocesi pugliese.

 

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