La cultura della vita e il Magistero di Giovanni Paolo II: se ne parla in Vaticano dopo il viaggio del Papa in Benin

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Il Magistero della sofferenza di Giovanni Paolo II sarà al centro dei tre giorni dei lavori della Conferenza internazionale del Pontificio Consiglio per la Pastorale degli Operatori Sanitari. “La pastorale sanitaria a servizio della vita alla luce del Magistero del Beato Giovanni Paolo II” è in programma nell’Aula nuova del Sinodo dal 24 al 26 novembre. Il titolo della XXVI Conferenza Internazionale si ispira al “profondo sentimento di venerazione che gli operatori sanitari nutrono per Giovanni Paolo II, ha spiegato il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale degli Operatori Sanitari. Costante è stata la sollecitudine del Papa Beato per i malati lungo tutto il suo pontificato, nelle parole come nelle opere. Fu Giovanni Paolo II ad istituire il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, la Giornata Mondiale del Malato e la Fondazione “Il Buon Samaritano”. Il programma della Conferenza prevede “relazioni, testimonianze ed esperienze di carattere teologico-pastorale ispirate all’insegnamento del Beato riguardanti il valore cristiano della sofferenza e il Vangelo della Vita e che verranno trattate in un’ottica interdisciplinare”. Il primo giorno è in programma un atto celebrativo solenne in onore di Giovanni Paolo II che avrà come relatori il Cardinale Fiorenzo Angelini, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari e il Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia e per molti anni Segretario del Beato.

Padre Augusto Chendi, M.I., Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio, ha illustrato il contributo del Dicastero alla formazione di coloro che operano nel mondo della salute, con la Carta degli Operatori Sanitari “che intende proporre una sintesi organica della dottrina della Chiesa su quanto attiene all’affermazione del valore primario e fondamentale della vita di ogni essere umano, nell’arco del suo dispiegarsi, e cioè dal concepimento fino al suo termine naturale”. Redatta nel 1994, la Carta è in fase di aggiornamento relativamente ai pronunciamenti del magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, su alcune questioni etiche collegate ai progressi della scienza medica e biologica, e potrebbe essere pronta per il novembre 2012.

Monsignor Jean-Marie Mate Musivi Mupendawatu, Segretario del Pontificio Consiglio per la Pastorale degli Operatori Sanitari, che ha seguito il Papa nel recente viaggio in Benin, ha commentato alcuni passaggi della Africae munus dedicati al problema delle epidemie in Africa. Il vescovo ha ricordato che il Papa sottolinea la forza della cultura della vita nel continente che viene minata da organizzazioni internazionali che promuovo la “salute riproduttiva” della donna favorendo l’aborto, e che l’ Aids è una epidemia che va affrontata non solo in modo medico e farmaceutico ma anche dal punto di vista etico. Benedetto XVI, ha detto Mupendawatu, ha una visione completa dello spirito africano e sa che la gente ha una predisposizione ad ascoltare e ricevere il messaggio di Cristo. Servire la vita è un impegno non solo per l’ Africa, ma per tutta le Chiesa universale.

I tre giorni della Conferenza Internazionale saranno preceduti dal primo Incontro di tutti i Vescovi incaricati della Pastorale della Salute (23 novembre) e saranno arricchiti dal Concerto “La Croce, la Misericordia e la Gloria”, organizzato in omaggio a Papa Benedetto XVI e incentrato sulla figura del Beato Giovanni Paolo II. Un concerto di beneficenza e si sensibilizzazione per il lavoro dalla Fondazione Buon Samaritano, che al momento segue almeno una trentina di progetti in diverse parti del mondo di assistenza e formazione soprattutto a favore dei malati di Aids. E proprio oggi sono stati pubblicati sulla rivista Dolentium hominum, gli atti del Congresso del maggio scorso dedicato alla “Cura della Persona nella Prevenzione e nel Trattamento della Malattia da HIV/AIDS”.

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