In Venezuela la università degli indios fondata da Padre Korta

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La vita dei 100 studenti dell’Università indigena del  Venezuela comincia all’alba e, dopo essersi lavati nel fiume Tauca, affrontano un’ora di studio individuale prima di andare a lezione. Per raggiungere le aule devono fare una lunga passeggiata in mezzo alla foresta amazzonica. Qui imparano  la storia, la lingua, i miti degli indios. Nel pomeriggio, si allenano nella coltivazione delle piante e nell’allevamento. Questo, situato nel cuore della selva amazzonica, è l’unica università del Paese strutturata in modo da permettere ai giovani indigeni di difendere la loro cultura e le loro antichissime tradizioni. Fu iniziata agli inizi degli anni Novanta dal Fratello gesuita José Maria Korta, d’accordo con i saggi e gli anziani della comunità indigena. Gli indios sono i primi abitanti dell’America Latina. Dopo la scoperta del continente, nel sedicesimo secolo, sono stati decimati dai conquistatori europei. Ora, ad esempio, in Venezuela sono appena il due per cento della popolazione. Per secoli i nativi sono stati costretti ad apprendere la cultura dei nuovi venuti. Finora, la struttura è andata avanti grazie a contributi di persone generose e i docenti hanno sempre fatto lezione gratis, nel loro tempo libero. Ora, finalmente il governo si è impegnato a riconoscere l’ateneo. II decreto ufficiale è atteso a breve. In questo modo, I’Università potrà accedere ai fondi pubblici. E magari estendersi in altre regioni del Paese.

Fonte: Jesuits news

La vita dei 100 studenti dell’Università indigena del  Venezuela comincia all’alba e, dopo essersi lavati nel fiume Tauca, affrontano un’ora di studio individuale prima di andare a lezione. Per raggiungere le aule devono fare una lunga passeggiata in mezzo alla foresta amazzonica. Qui imparano  la storia, la lingua, i miti degli indios. Nel pomeriggio, si allenano nella coltivazione delle piante e nell’allevamento. Questo, situato nel cuore della selva amazzonica, è l’unica università del Paese strutturata in modo da permettere ai giovani indigeni di difendere la loro cultura e le loro antichissime tradizioni. Fu iniziata agli inizi degli anni Novanta dal Fratello gesuita José Maria Korta, d’accordo con i saggi e gli anziani della comunità indigena. Gli indios sono i primi abitanti dell’America Latina. Dopo la scoperta del continente, nel sedicesimo secolo, sono stati decimati dai conquistatori europei. Ora, ad esempio, in Venezuela sono appena il due per cento della popolazione. Per secoli i nativi sono stati costretti ad apprendere la cultura dei nuovi venuti. Finora, la struttura è andata avanti grazie a contributi di persone generose e i docenti hanno sempre fatto lezione gratis, nel loro tempo libero. Ora, finalmente il governo si è impegnato a riconoscere l’ateneo. II decreto ufficiale è atteso a breve. In questo modo, I’Università potrà accedere ai fondi pubblici. E magari estendersi in altre regioni del Paese.

Fonte: Jesuits news

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