Haiku 028
turisti in frotte –
fumo di caldarroste
da un emigrante (rl)
tourists in flocks –
smoke of roast chestnuts
by a migrant worker (rl)
All’angolo di due vie scintillanti di freddo e luminarie un ambulante fa saltellare castagne fumanti. E’ sera, pellicce e paltò abitano il centro della città, strofinano vetrine ed auto bloccate dal traffico. L’ansia pervade le strade affollate, il freddo annulla i sensi, mentre in molti cercano una ragione rassicurante nel proprio vagare. L’estraneità domina la scena.
Eppure ad un tratto l’odore delle caldarroste suggerisce un’intimità perduta. Si segue il fumo come i segugi la preda. Alla ricerca di qualcosa di familiare e nostro. Si raggiunge il banchetto di latta e il suo calore, lo sguardo buio dell’emigrante che offre gemme gustose. E tenendo tra le mani il profumato e caldo tesoro, ci si tuffa negli occhi lucidi di fumo di chi lo dispensa, per ritrovare insieme alla nostalgia di casa anche la coscienza di essere fratelli. (cc)