Haiku 027
al sole in gara
tre barchette di carta –
oh, esser bimbi! (rl)
competing in the sun
three small paper boats –
oh, to be children! (rl)
Uno specchio d’acqua, illuminato. Volti infantili che giocano con la luce e la brezza. E maneggiano carta come abili artigiani. Piccole barchette, che sfidano le onde leggere, vengono varate da tenere e agili mani. Il gioco è antico, lo stupore sempre nuovo.
Le fragili imbarcazioni solcano il mare improvvisato, l’immaginazione scherza con la realtà, grida di gioia accompagnano la nuova provvisoria industria. Prima che i nuovi natanti si inabissino, inzuppati d’acqua, c’è tempo per sperimentare la felicità del fare, per vivere istanti di trepidazione. Il passatempo da bimbi possiede la serietà delle imprese. Si segue l’andamento incerto delle navi, si scoprono rotte impreviste, si scruta il cielo e i suoi sbuffi. Quasi che tutto abbia un destino glorioso. L’impegno è adulto, l’attesa innocente. Non c’è calcolo, solo gioia. E la percezione che nulla è nelle nostre mani ma in quelle più sicure del Padrone dei venti. (cc)