Vaticano: da domani si discute delle cellule staminali
Parlando con la stampa la dottoressa ha ricordato che esistono due tipi principali di cellule staminali: embrionali ed adulte. Quando una cellula staminale si divide, ogni nuova cellula può continuare ad essere una cellula staminale o svilupparsi e trasformarsi in un altro tipo di cellula con una funzione specializzata, come una cellula muscolare o cerebrale. Queste cellule si trovano, per esempio, nel midollo osseo, nel circolo ematico, nel fegato… Tali cellule offrono una fonte rinnovabile di sostituzione delle cellule e tessuti per la cura di numerose malattie. L’utilizzazione di cellule adulte evita “il dilemma etico posto dall’uso di cellule staminali embrionali. La ricerca e terapia con le cellule staminali adulte ci consentono di approfondire le conoscenze scientifiche e nel contempo di proteggere ogni stadio dell’esistenza”.
La Dottoressa Smith ha precisato che nel mondo vi sono oltre 12,7 milioni di persone che soffrono di cancro, 346 milioni di malati di diabete e 583 milioni di persone che soffrono di malattie autoimmuni. Le nuove terapie con cellule staminali adulte sono state impiegate con successo in casi di sclerosi multipla e leucemia, e “in un futuro non molto lontano, potremo utilizzarle per ricostruire tessuti danneggiati e riparare organi come il cuore”.
Il Reverendo Tomasz Trafny Responsabile del Dipartimento Scienza e Fede del Pontificio Consiglio per la Cultura ha affermato che il Congresso si propone di diffondere i risultati della scienza medica e di riflettere su di essi dalla prospettiva delle scienze umane. “Vorremmo porre alcune domande importanti e a volte provocatorie; per esempio se il giuramento di Ippocrate debba essere esteso a tutte le scienze delle vita, dal momento in cui oggigiorno non solo i medici, ma anche gli scienziati di laboratorio hanno capacità di intervenire in tutte le fasi della vita dell’uomo”.
Fonte: VIS