Il Papa: una società che seleziona chi sostenere è inumana

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La gente è alla ricerca della verità e di questa noi cristiani dobbiamo dare testimonianza. Benedetto XVI lo ha ripetuto oggi al nuovo ambasciatore della Repubblica Federale di Germania che ha presentato le sue lettere credenziali. Ricordando il viaggio nella sua patria dello scorso settembre, il Papa ha ripreso alcuni dei grandi temi proposti nel discorso al Parlamento tedesco. In particolare ha parlato della influenza delle religioni nella società. La Chiesa non è solo una presenza che influisce culturalmente su di una società “essa ha la consapevolezza di conoscere-attraverso la sua fede- la verità sull’uomo in quanto tale, a prescindere dalle singole culture.” Il Papa ha ricordato che “fortunatamente” una parte dei diritti umani fondamentali sono entrati in Germania nel diritto positivo grazie alla Costituzione dopo gli orrori della II Guerra Mondiale. Oggi però alcuni di questi valori che si fondano sulla verità dell’uomo, sono nuovamente messi in discussione.

“ E la Chiesa riconosce il dovere al di là dell’ambito della fede di difendere nell’insieme e della nostra società la verità e i valori senza i quali la dignità dell’uomo è a rischio.” Per il Papa non “siamo noi a poter giudicare se un individuo è già persona, o ancora persona” , non abbiamo il diritto di manipolare l’uomo. Se la società “volesse decidere di selezionare i suoi membri maggiormente bisognosi di tutela, di volere escludere le persone dall’essere persona, essa si comporterebbe in modo profondamente inumano e anche non credibile di fronte all’eguaglianza della dignità di tutte le persone in ogni stadio della vita”. Ne consegue che gli interventi della Santa Sede sulle questioni fondamentali che riguardano la dignità dell’uomo non hanno lo scopo di imporre la fede, ma di difendere valori evidenti per tutti perché sono la verità sulla persona.

In particolare il Papa si soffermato sulla discriminazione delle donne “aspetto critico che attraverso le tendenze materialistiche ed edonistiche” si fa strada nel mondo occidentale. “Ogni persona, sia uomo o donna, è destinato ad esserci per l’ altro.” Un rapporto che non tenga conto della uguale dignità, spiega il Papa, è una grave mancanza nei confronti della umanità. “E’ giunto il momento di fermare energicamente la prostituzione, la diffusione di materiale erotico e pornografico, anche via internet”, ha scritto il Papa nel messaggio al nuovo ambasciatore. E promette un impegno forte della Santa Sede perché la Chiesa in Germania intervenga in modo “deciso e chiaro”.

Il Papa ha concluso ringraziando per la buona collaborazione tra Stato e Chiesa, per il sostegno concreto nella tutela delle opere della Chiesa, della scuola cattolica e delle istituzioni caritative, la cui opera è a beneficio di tutti i cittadini. il nuovo ambasciatore nel suo discorso consegnato al Papa ha ricordato il viaggio di settembre e in particolare il discorso al Bundestag, sottolineando la necessità, condivisa da molti tedeschi, di ascoltare il linguaggio della natura e rispondervi coerentemente. Una nota anche al tema dei diritti umani e della difesa delle minoranze cristiane, al dialogo interreligioso ed ecumenico, e alla importanza della dottrina sociale in Germania. A questo proposito il diplomatico ha ricordato la “economia sociale di mercato” attuata da alcuni Cancellieri nel passato, e sottolineato l’importanza dei principi contenuti nella Caritas in vertiate.

Reinhard Schweppe, nato nel 1949, sposato con tre figli, ha una lunga carriera diplomatica alle spalle, il suo incarico precedente era quello di rappresentante a Ginevra. Parla molte lingue tra cui l’ italiano.

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