Il Papa: riconciliazione ed educazione per una nuova Costa d’Avorio

Un incoraggiamento al lavoro della Commissione Dialogo-verità- riconciliazione e una attenzione, dopo la crisi attraversata dalla nazione, alle violazioni dei diritti umani, sono stati i temi del discorso che il Papa ha consegnato al nuovo ambasciatore della Costa D’Avorio presso la Santa Sede Joseph Tabe-Klah. “Vorrei incoraggiare i responsabile del suo paese- ha detto il Papa- ad impegnarsi per una soluzione sulla via di un governo trasparente e equo e saluto con piacere il codice di buona condotta dei membri del governo che è stato adottato nei primi giorni dello scorso agosto.”
Una riflessione precisa il Papa l’ha fatta per la convivenza di etnie e religioni che ha definito una “grande ricchezza”. Per questo c’è bisogno di attenzione all’educazione dei ragazzi : “ Sono certo che questo cantiere educativo è una delle priorità per costruire la Costa d’ Avorio di domani che auguro sia dinamica, prospera,pacifica e responsabile.” Da parte sua l’ ambasciatore, diplomatico di carriera , sposato con tre figli classe 1948 ha ricordato il grande impegno della Chiesa cattolica in Costa d’ Avorio e in particolare ha ricordato la prossima inaugurazione dell’ ospedale Giuseppe Moscati che sorge nei pressi della Basilica di Nostra Signora della Pace che avverrà l’ 11 febbraio 2012. Poi, ricordando di essere un allievo della scuola cattolica, ha detto di avere “un’anima romana” e ha aggiunto : “A Roma si vive e scopre non solo la cattolicità, ma anche l’apostolicità.”
Le relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Costa d’Avorio sono state stabilite nel 1971 per rafforzare la indipendenza raggiunta nel 1960. L’ambasciatore ha ricordato il ruolo della Commissione che si occupa di riportare stabilità nel paese che ha superato una crisi dovuta all’ avvicendamento del presidente. Un grazie alla Chiesa cattolica e al ruolo della Comunità di Sant’ Egidio per la risoluzione della crisi è stato la conclusione del discorso dell’ ambasciatore.