La giornata del papa. Messa con i vescovi e veglia con i giovani
Dopo una settimana di preghiera, incontri, festa e aggregazione, la Giornata mondiale della gioventù celebra i suoi momenti centrali, con la veglia e la Santa Messa di Benedetto XVI. Oltre 250mila giovani hanno ascoltato il papa nell’ippodromo di Randwick, per poi trascorrere la notte all’aperto in attesa della celebrazione eucaristica domenicale. Prima di raggiungere il luogo della veglia, per Benedetto XVI anche l’incontro con i vescovi del Paese nella cattedrale di Sydney.
Intanto, ieri, dopo la Via Crucis, i giovani hanno continuato a partecipare alle proposte del Festival della Gioventà: un pacchetto di 165 concerti gratuiti pensato per intrattenere i partecipanti della GMG nelle varie piazze, giardini e teatri della città. Variegato il programma: dal prete rapper Stan Fortuna alla band siciliana di heavy metal Metatrone; da un complesso ‘da camera’ che propone il Messia di Haendel al gruppo folk indiano Rexband. In serata, a Barangaroo, il concerto dei ‘Receive The Power Live’, con il cantautore canadese Matt Maher, Hillsong United e Darlene Zscech. E infine, l’orchestra sinfonica di Sydney, diretta da Gianluigi Gelmetti dell’Opera di Roma, ha eseguito la ‘Missa Solemnis’ di Beethoven all’Opera House.
I MOMENTI DELLA GIORNATA
La veglia con i giovani. Una vera catechesi sullo Spirito Santo alla scuola di Sant’Agostino. E’ la proposta del papa ai giovani, riuniti nell’ippodromo di Randwick per la veglia di preghiera della GMG. Cerimonia suggestiva, con centinaia di migliaia di lumini che hanno illuminato la grande spianata. La prima fiaccola è stata accesa da una ragazza aborigena. A seguire, 12 giovani a rappresentare l’universalità e poi, l’assemblea e quelle dei vescovi. Dopo le testimonianze di sette giovani e l’invocazione dello Spirito Santo, il papa ha pronunciato il suo discorso ruotato intorno ai concetti di “testimonianza” e “comunione”. In un mondo fragile, frammentato e ferito, ha spiegato, la testimonianza dei cristiani deve superare la tentazione della comunità perfetta, una utopia spirituale costruita artificialmente. Occorre, dice il papa, “resistere alla tentazione di andarcene via” Sappiate ascoltare! Dice ai giovani. “Attraverso le dissonanze e le divisioni del mondo, potete voi udire la voce concorde dell’umanità?” Non cercate “appagamento fuori da Dio, perché è “un futile tentativo di fuggire da noi stessi”. Affrontare la realtà, non di sfuggirla: è questo ciò che noi cerchiamo! Spiega il papa. Lo Spirito Santo è di fatto sconosciuto a molti. Per questo il papa , rileggendo Agostino spiega lo Spirito Santo “ come vincolo di unità all’interno della Santissima Trinità: unità come comunione, unità come amore durevole, unità come donante e dono”.
E aggiunge: “Osservando questo dono incessante, giungiamo a vedere i limiti di tutto ciò che perisce, la follia di una mentalità consumistica. In particolare, cominciamo a comprendere perché la ricerca di novità ci lascia insoddisfatti e desiderosi di qualcos’altro.” Ecco allora lo slogan programmatico per i giovani: “fate sì che l’amore unificante sia la vostra misura; l’amore durevole sia la vostra sfida; l’amore che si dona la vostra missione!” I doni dello Spirito “ci chiamano ad un’attiva e gioiosa partecipazione alla vita della Chiesa: nelle parrocchie e nei movimenti ecclesiali, nelle lezioni di religione a scuola, nelle cappellanie universitarie e nelle altre organizzazioni cattoliche”. La conclusione del papa è una esortazione. “Alla fine, la vita non è semplicemente accumulare, ed è ben più che avere successo. Essere veramente vivi è essere trasformati dal di dentro, essere aperti alla forza dell’amore di Dio. Accogliendo la potenza dello Spirito Santo, anche voi potete trasformare le vostre famiglie, le comunità, le nazioni. Liberate questi doni! Fate sì che sapienza, intelletto, fortezza, scienza e pietà siano i segni della vostra grandezza!”.
Subito dopo, sono stati presentati i 24 candidati che riceveranno il sacramento della Confermazione durante la messa conclusiva, per poi concludere la celebrazione con l’adorazione del Santissimo Sacramento e il saluto conclusivo del presidente del Pontificio Consiglio per i laici, il cardinale Stanislaw Rylko. La Veglia proseguirà tutta la notte con l’adorazione eucaristica: momenti di silenzio e di meditazione prepareranno i giovani alla messa conclusiva di domani. La cronaca – Le parole del papa
Il pellegrinaggio a Randwick. Zaino in spalla, sacco a pelo e bandiere. I giovani della XXIII GMG hanno cominciato il loro lento e festoso pellegrinaggio verso l’ippodromo di Randwick, dove stasera, pomeriggio per l’Italia, vivranno la veglia di preghiera con Benedetto XVI. Qui si sistemeranno anche per la notte, per aspettare la messa di domani. Il pellegrinaggio è cominciato già alle 5 e mezza della mattina dalla zona a nord di Sydney. I giovani continueranno a muoversi fino alle 2 del pomeriggio. Tutti i pellegrini – se ne attendono oltre mezzo milione – saranno a Randwick per le 18, non prima di aver camminato tra i 3 e i 10 chilometri, tra le bandiere della GMG e le immagini dei santi patroni, sistemate in tutte le aree della città. 180mila fortunatissimi avranno uno splendido colpo d’occhio, passando dal famosissimo Harbour Bridge. La cronaca
La messa con i vescovi, sacerdoti, religiosi e seminaristi. “Desidero qui fare una pausa per riconoscere la vergogna che tutti abbiamo sentito a seguito degli abusi sessuali sui minori da parte di alcuni sacerdoti o religiosi in questa Nazione”. Le parole di Benedetto XVI sono forti, e vanno dritte al cuore delle polemiche sui preti pedofili, che hanno coinvolto la Chiesa Australiana, riemerse con forza proprio prima della GMG. “Questi misfatti – aggiunge – che costituiscono un così grave tradimento della fiducia, devono essere condannanti in modo inequivocabile”. Benedetto XVI parla a oltre 3400 tra seminaristi, religiosi, sacerdoti e vescovi della Chiesa australiana, proprio alla vigilia della messa finale della XXIII GMG. Lo fa nella cattedrale di St. Mary, dove durante una messa solenne, ha consacrato un altare di marmo che rimarrà a perenne memoria della visita. La cronaca – Le parole del papa
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Foto Reuters/Ap Photo