Delegazioni e programma del venticinuennale dello “Spirito di Assisi”
Saranno oltre 50 i paesi rappresentati alla giornata di Assisi del 27 ottobre prossimo, che avrà per tema “Pellegrini della Verità, pellegrini della Pace”. Diffuse questa mattina le composizioni delle delegazioni presenti alla “Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo”. Con il papa, a capo ovviamente, della delegazione cattolica, saranno rappresentate le religioni presenti nel mondo, oltre ad un gruppo di atei.
Saranno presenti le Religioni Tradizionali dell’Africa, dell’America e dell’India. Tra le personalità Indù sarà presente il Prof. Rajhmoon Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, che già partecipò alla Giornata del 1986. Saranno presenti i Buddisti, di cui 16 capi-delegazione provenienti da 11 Paesi: dalla Corea del Sud, dallo Sri Lanka, da Myanmar, dalla Cambogia, dall’India (Tibetani), da Singapore, dalla Cina Popolare, da Taiwan e dall’Australia, Tailandia e Giappone. È poi atteso il Presidente dell’Associazione del Confucianesimo dalla Corea del Sud. Da Hong Kong verrà il Presidente dell’Associazione del Taoismo. Hanno confermato la loro presenza le delegazioni shintoiste dal Giappone, più esponenti di Nuove Religioni.
La delegazione musulmana proverrà dai paesi arabi e medio-orientali, oltre che dai paesi occidentali e dal sud-est asiatico, precisamente: dalla Giordania, da Israele, dall’Egitto, dal Libano, dall’Algeria, dal Marocco, dall’Iran, dalla Turchia, dall’Arabia Saudita, dall’Albania, dalla Bosnia ed Erzegovina, dalla Bulgaria, dall’Azerbaigian, dal Tajikistan, dal Regno Unito, dalla Francia, dall’Italia, dal Portogallo, dagli Stati Uniti di America, dal Pakistan, dal Bangladesh, dalla Tailandia e dall’Indonesia. Tra le personalità provenienti da questi Paesi, precisamente dall’Azerbaigian, è da notare lo Sheick-ul Islam Allahshukur Pashazade, Presidente della Direzione dei Musulmani del Caucaso.
Bartolomeo I, guiderà la delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Parteciperanno inoltre Sua Beatitudine Anastas, Arcivescovo di Tirana, Durazzo e tutta l’Albania (Chiesa ortodossa di Albania), Sua Eminenza Aleksandr, Metropolita di Astana e Kazakhstan (Patriarcato di Mosca) e molti altri rappresentanti, anche delle Chiese Ortodosse Orientali, come il Patriarcato siro – ortodosso, la Chiesa Apostolica Armena e la Chiesa ortodossa sira malankarese. Vi sarà anche una delegazione della Chiesa Assira dell’Oriente.
Per le Chiese e Comunità ecclesiali d’Occidente, saranno presenti 13 delegazioni, tra cui quella della Comunione Anglicana, guidata da Sua Grazia Dott. Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury, della Federazione Luterana Mondiale, della Comunione Mondiale delle Chiese Riformate, del Consiglio Metodista Mondiale, dell’Alleanza Battista Mondiale e di altre Comunioni mondiali. Parteciperà anche una delegazione del Consiglio ecumenico delle Chiese, guidata dal Segretario Generale, il Rev.do Dott. Olav Fykse Tveit.
All’invito del Santo Padre, diramato dalla Commissione per i Rapporti religiosi con l’ebraismo, ha risposto positivamente anche l’ebraismo mondiale. Parteciperanno delegazioni dell’International Committee on Interreligious Consultation, del Gran Rabbinato di Israele e di altre organizzazioni ebraiche di carattere internazionale. In particolare, l’ebraismo in Italia sarà rappresentato dal Rabbino Capo di Roma, il Dott. Riccardo Di Segni.
Inoltre, “per la prima volta – spiega una nota del Pontificio Consiglio della Cultura rappresentato da -, il Santo Padre ha voluto invitare dei non credenti ad un incontro interreligioso”, estendendo “questo invito ad alcune persone, quasi a rappresentare idealmente il mondo della non credenza”. L’annuncio di oggi conferma quanto aveva già anticipato la Sala Stampa della Santa Sede lo scorso 2 aprile: “saranno invitate a condividere il cammino dei rappresentanti delle comunità cristiane e delle principali tradizioni religiose anche alcune personalità del mondo della cultura e della scienza che, pur non professandosi religiose, si sentono sulla strada della ricerca della verità e avvertono la comune responsabilità per la causa della giustizia e della pace in questo nostro mondo”. Ha suscitato grande attenzione la scelta del papa di invitare anche non credenti all’appuntamento di Assisi. “Sebbene la scelta del Santo Padre rappresenti una novità per questo tipo di appuntamenti, l’attenzione ai non credenti che ne è alla base si pone in continuità con il suo pensiero – spiega il Pontificio Consiglio della Cultura a riguardo – Basti citare qui l’idea del ‘Cortile dei Gentili’, da lui proposta nel Discorso alla Curia Romana del 21 dicembre 2009”.Gli invitati che hanno accettato di partecipare alla Giornata di Assisi sono Julia Kristeva (linguista, psicanalista, filosofa e scrittrice); il filosofo italiano Remo Bodei; Guillermo Hurtado, filosofo messicano e l’economista austriaco Walter Baier.
“All’origine di questa innovativa scelta del Santo Padre – continua la nota – vi è la convinzione che l’uomo, sia credente sia non credente, è sempre alla ricerca di Dio e dell’Assoluto; egli è, pertanto, sempre un pellegrino alla ricerca in cammino verso la pienezza della verità”. Inoltre, “la consapevolezza di essere dei pellegrini alla ricerca della verità consente un dialogo franco e sincero tra credenti e non credenti: ‘nella misura in cui il pellegrinaggio della verità è vissuto autenticamente, esso apre al dialogo con l’altro, non esclude nessuno e impegna tutti ad essere costruttori di fraternità e di pace’”.
Il programma
Benedetto XVI partirà in treno alle 8 di giovedì 27 ottobre dalla stazione vaticana. Per l’occasione le Ferrovie Italiane hanno messo a disposizione un Frecciargento ETR600, un moderno “pendolino”, che sarà trainato con un locomotore diesel fino alla stazione “Roma S.Pietro” da dove verrà poi alimentato con la linea aerea elettrica.
Il papa giungerà ad Assisi alle ore 9:45 ed si recherà direttamente alla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Subito dopo comincerà l’incontro, che avrà questo svolgimento: parole di benvenuto; proiezione di un video a memoria dell’incontro del 1986; interventi di alcuni dei capi religiosi presenti sul tema della giornata; intervento di Papa Benedetto XVI.
Pausa alle 13 per un “pranzo frugale” nel refettorio del Convento di Santa Maria degli Angeli, che come spiegano dal Vaticano, “sarà un pranzo “povero” che vuole testimoniare la fraternità della condivisione, ma anche, attraverso la sobrietà, la partecipazione alla sofferenza di persone e popoli che non possono vivere in pace”.
Tra le 13.45 e le 15.30, tempo di silenzio, “per la riflessione e/o la preghiera personali”. A ciascuno dei partecipanti sarà assegnata una stanza nella casa di accoglienza adiacente al Convento di Santa Maria degli Angeli.
Alle 14.30 avrà inizio la marcia, alla quale ci si attende soprattutto giovani, partendo dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli verso la piazza San Francesco, “luogo in cui si sono tenuti i precedenti raduni”. Il corteo, per lo più silenzioso, si snoda per un percorso di circa 3 km.
Alle 15.30 il Papa e le delegazioni si uniscono simbolicamente al pellegrinaggio, percorrendo un tratto a piedi uscendo dal convento. Dalle 16.30 alle 18.00, sempre in Piazza San Francesco, ci sarà il “rinnovo solenne dell’impegno per la pace, letto da alcuni dei capi religiosi presenti, secondo il testo già utilizzato nel 2002”, cui seguirà l’accensione di alcune lampade come “gesto simbolico”, cui seguiranno le parole conclusive di Benedetto XVI.
Al termine della cerimonia i membri delle delegazioni potranno sostare brevemente davanti alla tomba di San Francesco. Alle 19.00 ripartirà il treno con Benedetto XVI e le delegazioni, che giungerà a Roma alle ore 20:30. Il giorno successivo, venerdì 28 ottobre, in Vaticano, si svolgerà un ulteriore incontro del papa con le delegazioni. Successivamente ci sarà un pranzo offerto dal cardinale Segretario di Stato.