Il Papa ai nuovi evangelizzatori: “Comunicate a tutti la gioia della fede”

“Il mondo di oggi ha bisogno di persone che annuncino e testimonino che è Cristo ad insegnarci l`arte di vivere, la strada della vera felicità, perché è lui stesso la strada della vita; persone che tengano prima di tutto esse stesse lo sguardo fisso su Gesù il figlio di Dio: la parola dell`annuncio deve essere sempre immersa in un rapporto intenso con lui, in un`intensa vita di preghiera”. Benedetto XVI incontra i partecipanti al Congresso Internazionale promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Un tema particolarmente caro al Pontefice. Monsignor Fisichella racconta come il Papa gli ha comunicato la decisione di indire il dicastero. Disse il Papa: “Ho pensato molto in questi mesi. Desidero istituire un dicastero per la nuova evangelizzazione e le chiedo di esserne il presidente. Le farò avere dei miei appunti. Cosa ne pensa?” E Fisichella: “Santità è una grande sfida”. La sfida per Benedetto XVI è quella di riuscire a parlare di Dio ovunque, ma soprattutto nei Paesi di antica tradizione cristiana. Ed è proprio lì che la parola di Dio “può incontrare chiusura e rifiuto, modi di pensare e di vivere che sono lontani dalla ricerca di Dio e della verità. L’uomo contemporaneo è spesso confuso e non riesce a trovare risposta a tanti interrogativi che agitano la sua mente in riferimento al senso della vita e alle questioni che albergano nel profondo del suo cuore”. E così l’uomo viene allontanato dalle domande ineludibili, dalla “ricerca dell’essenziale nella vita, mentre gli viene proposta una felicità effimera, che accontenta per un momento, ma lascia, ben presto, tristezza e insoddisfazione”. Sono 8 mila gli evangelizzatori riuniti per l’incontro internazionale, una sorta di prova generale per il sinodo ad hoc indetto per il prossimo anno.
Vengono da Paesi di tutta Europa, dal Canada e Stati Uniti, dall’America Latina, dall’Australia e dalle Filippine. “Mi rallegro di vedervi così numerosi – dice il Papa – e siete qui in rappresentanza di tanti altri che, come voi, si impegnano nel non facile compito della nuova evangelizzazione. Vedendo tutti voi e conoscendo il grande impegno che ognuno pone al servizio della missione, sono convinto che i nuovi evangelizzatori si moltiplicheranno sempre di più per dare vita a una vera trasformazione di cui il mondo di oggi ha bisogno. Solo attraverso uomini e donne plasmati dalla presenza di Dio, la Parola di Dio continuerà il suo cammino nel mondo portando i suoi frutti”.
Sono almeno tre i motivi che favoriscono l’azione evangelizzatrice: che la forza della parola è la forza di Dio, che il seme della Parola cade ancora in un terreno buono, e il terzo è che l’annuncio del Vangelo è “veramente giunto fino ai confini del mondo e, anche in mezzo a indifferenza, incomprensione e persecuzione, molti continuano anche oggi, con coraggio, ad aprire il cuore e la mente per accogliere l’invito di Cristo a incontrarlo e diventare suoi discepoli”. Dice il Papa: “Anche se il male fa più rumore, continua a esserci il terreno buono”. E gli evangelizzatori “non fanno rumore, ma sono come il granellino di senape che diventa albero, il lievito che fermenta la pasta, il chicco di grano che si spezza per dare origine alla spiga. Tutto questo, se da una parte porta consolazione e speranza perché mostra l’incessante fermento missionario che anima la Chiesa, dall’altra deve riempire tutti di un rinnovato senso di responsabilità verso la Parola di Dio e la diffusione del Vangelo”.
C’è bisogno di gente che parli di Dio oggi. “Cari amici – dice Benedetto XVI ai neo missionari – essere evangelizzatori non è un privilegio, ma un impegno che proviene dalla fede. Alla domanda che il Signore rivolge ai cristiani: ‘Chi manderò e chi andrà per me?’, rispondete con lo stesso coraggio e la stessa fiducia del Profeta Isaia: ‘Ecco, Signore, manda me’. Vi chiedo di lasciarvi plasmare dalla grazia di Dio e di corrispondere docilmente all’azione dello Spirito del Risorto. Siate segni di speranza, capaci di guardare al futuro con la certezza che proviene dal Signore Gesù, il quale ha vinto la morte e ci ha donato la vita eterna. Comunicate a tutti la gioia della fede con l’entusiasmo che proviene dall’essere mossi dallo Spirito Santo”.