A pranzo con il papa. Il racconto dei giovani ospiti
Il pranzo dei giovani con il papa è uno dei momenti tradizionali delle Giornate mondiali della gioventù. Si è ripetuto oggi a Sydney, quando 12 ragazzi di ogni continente hanno varcato la porta dell’arcivescovado. Ad accoglierli, Benedetto XVI, per una giornata che rimarrà senza dubbio nella loro memoria.
Convivialità, ma anche scambio culturale, in pieno stile GMG: intorno ad una mensa preparata con cura si sono seduti un americano, un neozelandese, due australiani, uno spagnolo, un nigeriano, un brasiliano, un francese, un coreano, un giovane da Timor est e uno dalla Papua Nuova Guinea.
La loro emozione è racchiusa nei primi racconti. Ijeoma, dalla Nigeria, per esempio, era ”nervosissima, ma poi il papa mi ha conquistato”. Non capita tutti i giorni di essere invitati a pranzo da Benedetto XVI, ma, racconta Whonyong, coreano, ”ci ha messo così a nostro agio che non abbiamo avuto problemi a mangiare”.
Per rompere il ghiaccio, Benedetto XVI ha chiesto a tutti di presentarsi e avviare così la conversazione, avvenuta quasi sempre in inglese, un po’ in tedesco, poco in spagnolo. A Helena, di Timor est, Benedetto XVI ha detto di conoscere il presidente Ramos Horta, e a Jean Fabien, del Congo, ha chiesto informazioni sul suo paese. Armando, invece, dagli Stati Uniti, ha regalato al papa una pallina antistress – che Benedetto XVI ha provato per qualche secondo – e un cappellino di Mickey Mouse.
Quanto al pranzo, sono state servite tre portate: zuppa di patate dolci e pera, pollo con patate novelle e piselli dolci, torta al limone e frutto della passione, con la meringa. Prima di salutarsi, i ragazzi hanno deciso tutti e dodici di restare amici e si sono dati appuntamento su Facebook.
– GMG di Sydney. Tutti gli articoli di Korazym.org
Foto di Osservatore Romano