Tratto sereno e dottrina sociale: il ricordo di Fernando Charrier

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Lunedì prossimo 10 ottobre, alle 10 nella Cattedrale di Alessandria saranno in molti a pregare per lui. Monsignor Fernando Charrier è morto ieri venerdì 7 ottobre, nella sua diocesi di Alessandria, che ha retto dal 1989 al 2007, anno in cui Benedetto XVI l’ha dispensato per raggiunti limiti di età.

Nato il 12 settembre 1931 a Bourcet, frazione di Roure in provincia di Torino e nella diocesi di Pinerolo, Charrier fu ordinato sacerdote il 24 giugno 1956. I suoi primi incarichi lo videro impegnato come segretario del vescovo Binaschi e parroco di Mentoulles. Laureatosi in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense, nel 1968 assunse la guida dell’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro della diocesi pinerolese. Nel 1969 fu nominato Assistente Nazionale della Gioventù delle ACLI e nel 1971 segretario del Gruppo Sacerdotale per la Pastorale del Lavoro nell’ambito della Cei. A lui si deve l’istituzione dell’Ufficio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per la Pastorale Sociale e il Lavoro nel 1975, di cui tornò ad esserne presidente nel 1995; fu inoltre nominato Segretario della Commissione Italiana di “Giustizia e Pace”. Charrier venne consacrato vescovo nel 1984 scegliendo come motto l’esortazione “In caritate radicati”; quindi, resse l’allora diocesi di Cercina e venne nominato ausiliare dell’arcivescovo di Siena. Nel 1985 fu eletto presidente della Commissione Episcopale per i Problemi Sociali e il Lavoro; nel 1989 fu messo al timone del Comitato Scientifico-Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani e mantenne l’incarico fino al maggio 1996. Ancora, nel 1991 seguì il Sinodo straordinario dei Vescovi sull’Europa come delegato della Cei. Nel maggio 2000 venne nominato membro della Commissione Episcopale per la Cultura e le Comunicazioni
sociali. Il Giubileo del 2000 lo vide in prima linea come presidente dei
Gruppi preparatori dei tre incontri dei Lavoratori con il Santo Padre: Giubileo degli Artigiani, dei Lavoratori e degli Agricoltori.

L’arcivescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia ha collaborato con Charrier presso la Segreteria della Cei quando questi era direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e del lavoro e lo ricorda come un pastore attento ai problemi del mondo del lavoro, delle famiglie e dei poveri. “Egli ha lasciato nella Chiesa italiana una eredità preziosa di insegnamenti e di testimonianze efficaci e tutt’ora esemplari nell’ambito del suo servizio, svolto sempre con qualificata competenza, autorevolezza, equilibrio e profondo spessore culturale e pastorale – commenta Nosiglia, anche Presidente della Conferenza Episcopale di Torino – Il tratto sereno e coinvolgente delle relazioni che sapeva stabilire con tutti ne faceva un punto di riferimento non solo per quanti lo hanno apprezzato nell’ambito del suo ufficio, ma anche per chi lo ha conosciuto e incontrato nell’esercizio sacerdotale e poi episcopale”.

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