Tra Lamezia Terme e Serra San Bruno. Domenica calabrese per Benedetto XVI

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La prossima sarà una domenica calabrese per Benedetto XVI, che visiterà Lamezia Terme e Serra San Bruno. Ad attenderlo ci saranno le comunità in festa, oltre ai custodi dell’ordine certosino, fondato in Francia nel lontano 1084 proprio da San Bruno, di cui ieri si celebrava la memoria liturgica. Tanti i temi attesi per questa visita, che abbraccerà una regione del sud afflitta da problemi ma carica di risorse. Soprattutto nei suoi giovani, con i quali Benedetto XVI sembra aver anticipato il feeling e, secondo alcuni commentatori, anche i temi di domenica prossima. “La condizione dei giovani nel Meridione d’Italia è particolarmente difficile”, aveva scritto il papa sabato scorso in un messaggio inviato al presidente dei vescovi calabresi, monsignor Vittorio Mondello. Nel saluto, inviato in occasione del convegno di pastorale giovanile che si svolgeva a Drapia, in provincia di Vibo Valenzia, sul tema “FaceGod-tanti contatti più relazione”, Benedetto XVI aveva rilevato la condizione di difficoltà dei giovani meridionali, sottolineando come essi siano “portatori di valori profondi, ereditati dalle famiglie e animati dallo spirito cristiano”.

 

Il papa, parlando ai giovani calabresi ricordava “i problemi diffusi, quali la mancanza di lavoro, una religiosità a volte poco personalizzata con conseguente scissione tra fede e vita, il secolarismo dilagante, la criminalità organizzata”. Ma ci può essere speranza, spiegava il papa, perché il cristianesimo indica una possibilità di uscita da queste situazioni e “i giovani che hanno scelto con maturità e responsabilità Cristo e la Chiesa portano in se grandi energie positive”. Tra queste “forti legami familiari e attaccamento alla loro terra, alla sua storia e alle sue tradizioni religiose; sincerità e fedeltà nei rapporti interpersonali; generosità nel servizio e nella condivisione con il prossimo e impegno nel contrastare la cultura mafiosa”.

Da questi dati di fatto, secondo Benedetto XVI, devono ripartire i giovani del sud, e quelli della Calabria in particolare. E proprio a partire dalla voglia di prepararsi alla visita di domenica pare che l’entusiasmo non manchi. Proprio ieri sera l’ultima veglia di preghiera a cui hanno partecipato tutte le componenti della Chiesa lametina, che si è svolta nella cattedrale della città partendo dal tema “Guidati dalla Luce di Cristo e dalla Parola di Pietro”. Presieduta ed incoraggiata dal vescovo della città, Luigi Antonio Cantafora, che nella sua lettera in preparazione alla visita del papa aveva scritto: “Come pastore di questa Chiesa, è mia pre­mura incorag­giare le iniziative spirituali e cultu­rali che possano aiutare a cogliere, nella Visita del Papa, la benevolenza del Signore e, insieme, ad appro­fondire il sa­piente Magistero del Vicario di Cristo”. Perché, spiegava il vescovo, si possono sconfiggere le “paralisi sociali del nostro Sud, piagato e ras­segnato, e di un certo immobilismo del no­stro territorio”. “Sappiamo bene – aggiungeva mons. Cantafora – che questo non è il nostro vero e unico volto, tuttavia diverse piaghe sociali ci impediscono di esprimere al meglio le nostre belle potenzialità. Non si vo­gliono qui negare i segni concreti di costruzione della spe­ranza che sono già in atto nel nostro territorio e che, silen­ziosamente e faticosamente, già lo fecondano e lo rendono bello”.

Anche dal punto di vista logistico la città si prepara ad accogliere il papa al meglio. Stanno terminando tutti i lavori di preparazione e il centro sembra tirato a lucido. Il palcoscenico che ospiterà i concelebranti nell’area ex Sir sarà largo 40 metri ed avrà una copertura completamente a sbalzo. Fino al 9 ottobre lavoreranno oltre 200 persone tra tecnici e operai, che si occuperanno anche delle sagrestie, di una struttura coperta per coro e orchestra, delle torri audio, degli impianti video, delle strutture scenotecniche, del posizionamento di 250 bagni chimici, di cui molti per disabili e di oltre 5 chilometri di transenne.
Il palcoscenico sarà sormontato da un’immensa croce disegnata dal maestro Gerardo Sacco, ispirata alla Croce di Cortale.

Il Santo Padre Benedetto XVI arriverà a Lamezia Terme in aereo alle ore 9:15 di domenica mattina. Dopo il saluto delle autorità istituzionali, che lo accoglieranno in una sala dell’aeroporto, il Pontefice raggiungerà l’area ex Sir dove, alle ore 10.00, presiederà la celebrazione eucaristica. Subito dopo seguirà la recita dell’Angelus. Al termine della celebrazione il papa si sposterà in Episcopio dove pranzerà con i vescovi. Alle 16.30 è previsto il saluto agli organizzatori della Visita; subito dopo raggiungerà lo Stadio “Guido D’Ippolito” di Lamezia Terme da dove partirà in elicottero. Alle 17.15 è previsto l’atterraggio nel campo sportivo “La Quercia” di Serra San Bruno. Alle 17.30 ci sarà l’Incontro con la popolazione del paese, nel Piazzale Santo Stefano antistante la Certosa. Alle ore 18, poi, il papa presiederà i Vespri nella Chiesa dei monaci; subito dopo, nel refettorio, incontrerà la Comunità dei Certosini, visiterà una cella e l’infermeria. Alle ore 19.30 ritornerà in elicottero a Lamezia Terme, da dove ripartirà in aereo per Roma.

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