Ernesto Olivero ha ricevuto il premio europeo del cittadino dell’anno
Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino, nei giorni scorsi è stato insignito del titolo di ‘cittadino europeo dell’anno’ (Civi Europaeo Praemium), istituito nel 2009 dal Parlamento europeo per premiare gruppi o singoli che si abbiano ‘profuso un eccezionale impegno’ nei campi della solidarietà, dell’integrazione, della cooperazione tra i popoli. Il premio è stato consegnato a Olivero dal vicepresidente del Parlamento Europeo, on. Gianni Pittella. La sua candidatura invece era stata promossa dall’eurodeputato Oreste Rossi. Alla cerimonia di consegna erano presenti anche , il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, l’assessore Stefano Gallo in rappresentanza del sindaco di Torino Piero Fassino, il sottosegretario agli Interni sen. Michelino Davico ed altri esponenti politici e istituzionali.
Nel consegnare il premio l’on. Gianni Pittella ha affermato, anche a nome del presidente Jerzy Buzek, di essere particolarmente felice di consegnare questo premio ad Ernesto Olivero per “i meriti guadagnati sul campo, perché Ernesto è un costruttore di pace. Tanti anni fa lui si è messo in gioco e attorno a quel gesto ce ne sono stati altri di donne e di uomini, di ragazzi e di ragazze, che hanno scelto la stessa strada, che lo hanno accompagnato”, ha dichiarato Pittella, auspicando che anche l’Europa, nata per portare la pace in un continente devastato da conflitti tragici, possa tornare ad essere costruttrice di pace nel mondo, sulla strada maestra della non violenza, della solidarietà, della convivenza.
Infine l’on. Pittella ha concluso il suo ringraziamento richiamandosi alla frase scritta in nero su muro ‘diroccato’ bianco all’ingresso dell’Arsenale della Pace, ‘La Bontà è disarmante’: “È questo l’insegnamento che noi abbiamo voluto trarre dall’esperienza di Ernesto Olivero ed è per questo che lo abbiamo premiato”.
Ernesto Olivero, ringraziando il Parlamento europeo, ha dedicato il premio ai giovani perché non si arrendano al male e capiscano che possono cambiare la politica, il sistema finanziario, la società: “Nel silenzio abbiamo costruito qualcosa di bello per le donne, per gli uomini. Nel silenzio abbiamo costruito un po’ di dialogo, che significa sedersi attorno ad un tavolo pronti a cambiare qualche idea, altrimenti il mondo non cambia… Noi non saremo mai di nessun partito: quello che ci unisce è aiutare l’uomo a riscoprire meglio se stesso, a riscoprire le esigenze della povera gente, a capire che il bene più grande è accogliere immigrati e profughi in un modo più serio e più vero, è dare spazio ai giovani”.
Infine, ricordando che i politici presenti hanno rilevato che l’Arsenale è un ‘crocevia istituzionale’, ha concluso il ringraziamento: “Questo premio, che ci ha sorpreso e fatti felici, ci consentirà di continuare ad aiutare le Istituzioni a camminare insieme per il bene comune”.