Pubblicate oggi due interviste a Papa Francesco. Nella sua giornata di oggi: C9 e nomina del nuovo Ausiliare di Roma

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L’immigrazione? Una sfida di accoglienza per l’ Europa, ma anche un pericolo di infiltrazioni terroristiche. A pensarlo è Papa Francesco che lo dice in una lunga intervista radiofonica trasmessa da Rádio Renascença, una delle più antiche emittenti europee la cui proprietà è in parte del Patriarcato di Lisbona.

L’intervista tocca tutti i temi cari a Papa Francesco. Dalla educazione dei giovani e la catechesi che significa “ dare una dottrina per la vita” al ruolo che l’ Europa deve riconquistare di guida culturale recuperando, dice il Papa: “L’Europa deve riprendere il suo ruolo, ossia recuperare la sua identità”, deve, spiega il Papa, recuperare le sue radici cristiane.

Uno dei temi centrali del colloquio radiofonico è quello dei migranti. Una sfida per l’ Europa con qualche incognita: “devo riconoscere che le condizioni della sicurezza territoriale oggi non sono le stesse di altre epoche perché a 400 chilometri dalla Sicilia c’è una guerriglia terrorista sommamente crudele. E quindi il pericolo della infiltrazione è reale.”

Ma per il Papa la sfida dell’accoglienza è la più grande. “ Vediamo questi rifugiati, sono povera gente che fugge dalla guerra e dalla fame. Ma questa è la punta dell’iceberg”, la vera causa, spiega il Papa “ è un sistema socioeconomico cattivo e ingiusto”. Il Papa ricorda che al centro dei sistemi economici deve esserci la persona è invece oggi troppo spesso non è così.

Francesco ricorda che la immigrazione è parte della storia di tanti paese, proprio come la sua Argentina, e che i migranti possono essere la ricchezza dei paesi dove vanno a vivere. Ma riconosce anche che c’è il problema in Europa della disoccupazione giovanile “ e non si deve essere semplicisti in questo”, ma la accoglienza è un comandamento della Bibbia.

Francesco ricorda gli appelli all’accoglienza rivolti ai monasteri rimasti vuoti, e come in Vaticano siano state accolte alcune famiglie. Famiglia, Sinodo e delle famiglie ferite, Chiesa in uscita, parrocchie aperte, il Vangelo portato a tutti, la misericordia e il Giubileo che deve essere una occasione per tornare alla confessione, sono alcuni dei temi che il Papa affronta.

Per il Sinodo il Papa spera che la attenzione sia anche sui giovani che non si sposano a causa della “cultura del provvisorio”. Si parla anche delle nuove regole per la nullità matrimoniale: “ snellire, snellire,” è la parola chiave per il Papa.

Parla anche della sua responsabilità di Pontefice Francesco e ringrazia Dio che gli da la pace, tanto che, dice rispondendo ad una domanda “ dormo come un tronco!”

La confessione ogni quindici, venti giorni da un frate francescano, Padre Blanco, e l’immagine dellaeternitàche da giovane vedeva come “ noiosa” e che ora invece è l’inimmaginabile incontro con il Signore, sono i temi che concludono il colloquio.

In Portogallo molti attendono una visita nel 2017 per i 100 anni delle apparizioni di Fatima, ma il Papa ricorda anche l’anniversario di Aparecida in Brasile.

Il Papa ama conversare con le radio, tanto che anche domenica è stato ospite di una radio di Buenos Aires, Milenium. Conduttore un amico di Bergoglio da almeno 15 anni Marcelo Figueroa, un presbiteriano con il quale il Papa conduceva un programma di successo sulla Bibbia insieme al rabbino Skorka quando era vescovo di Buenos Aires.

Il tema della conversazione in questo caso è stato essenzialmente l’amicizia. Il Papa rivela di essersi “sentito usato da persone che si sono presentate come amiche e che io forse non avevo visto più di una o due volte in vita mia. Hanno usato questo per il loro vantaggio.”

Poi ha aggiunto che il sacerdote deve essere sempre un vero amico dei fedeli, ed essere loro vicino. A proposito dell’amicizia tra religioni ha detto che ognuno ha un gruppetto di fondamentalisti” che “allontanano Dio dalla compagnia del suo popolo” e lo trasformano in un’ideologia, e in nome di quella ideologia “di quel Dio ideologico, uccidono, attaccano, distruggono, calunniano. Per essere un po’ pratici, trasformano questo Dio in un idolo”.

di Angela Ambrogetti. Fonte Acistampa

 

Nella giornata di oggi inoltre, il Papa ha presieduto la riunione del C9, il consiglio dei 9 cardinali per la riforma della Curia Romana e ha nominato il nuovo vescovo ausiliare di Roma “per la cura dei sacerdoti”. Si tratta di Monsignor Angelo De Donatis, Parroco di San Marco Evangelista in Campidoglio, Vescovo ausiliare di Roma per la cura dei sacerdoti, assegnandogli la sede titolare di Mottola.

Nato nel leccese nel 1954, ha studiato presso le Università Pontificie Lateranense e Gregoriana, ed è stato ordinato presbitero nel 1980, incardinato prima nella Diocesi di Nardò-Gallipoli e poi, nel 1983, in quella di Roma.

Dopo aver lavorato in alcune parrocchie romane, è diventato tra il 1990 e il 1996 Direttore dell’Ufficio Clero del Vicariato di Roma e successivamente Direttore Spirituale al Pontificio Seminario Romano Maggiore. Dal 2003 è Parroco in San Marco Evangelista al Campidoglio nonchè Assistente per la diocesi di Roma dell’Associazione Nazionale Familiari del Clero.

Il Papa lo ha scelto come Predicatore per gli Esercizi Spirituali della Curia Romana della Quaresima 2014.

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