Francesco riceve le Cellule parrocchiali di evangelizzazione. Nella notte diffuso il programma della Abc
Siate “seme mediante il quale la comunità parrocchiale si interroga sul suo essere missionaria, e per questo sentite irresistibile dentro di voi la chiamata a incontrare tutti per annunciare la bellezza del Vangelo”. Così Papa Francesco, che questa mattina ha ricevuto in udienza in Aula Paolo VI le cellule parrocchiali di evangelizzazione. Circa cinque mila i rappresentanti del nuovo movimento, che proprio in questi mesi ha ricevuto il placet vaticano da parte del Pontificio Consiglio per i Laici.
Ascoltate – ha detto Francesco – la “voce dello Spirito Santo, che continua a parlare alla sua Chiesa e la spinge a percorrere sentieri a volte ancora poco conosciuti, ma decisivi per la via dell’evangelizzazione”. Ascoltare lo Spirito Santo “è condizione per essere fedeli alla Parola del Signore, e nello stesso tempo è una spinta a superare i vari ostacoli che si incontrano nel cammino dell’evangelizzazione”.
Compito delle Cellule parrocchiali – ha aggiunto Papa Francesco – è aiutare “la comunità parrocchiale a diventare una famiglia in cui si ritrova la ricca e multiforme realtà della Chiesa”. E’ necessario “accogliere tutti senza giudicare nessuno: il nostro giudice è il Signore e se uno ha una parola di giudizio su uno o un altro chiuda la bocca. Non giudicate e non sarete giudicati: convivere con semplicità, accogliere tutti per offrire l’esperienza della presenza di Dio e dell’amore dei fratelli. L’evangelizzazione sente forte l’esigenza dell’accoglienza, della vicinanza perché è uno dei primi segni della comunione che siamo chiamati a testimoniare per avere incontrato Cristo nella nostra vita”.
Nella notte di ieri invece è stato diffuso il programma della Abc registrato nei giorni scorsi in Vaticano. Protagonista sempre il Papa, che ha invitato al “coraggio” parlando in una videochat virtuale con gli studenti di scuole per emarginati, agli immigrati e ai giovani degli Stati Uniti.
In collegamento con Chicago, Los Angeles e il Texas (tutti luoghi che Papa Francesco non toccherà nel suo prossimo viaggio negli USA dal 22 al 27 settembre), il Papa ha invitato al coraggio, e ha detto a tutti che va “per stare vicino alla gente”.
“Io sono al servizio di tutte le Chiese e di tutti gli uomini e donne di buona volontà – ha detto Francesco – . Per me c’è una cosa molto importante, che è la vicinanza. Per me è difficile non stare vicino alla gente. Invece, quando mi avvicino alla gente, come farò con voi, mi è più facile comprendervi e aiutarvi nel cammino della vita. Perciò è così importante questo viaggio, per avvicinarmi al vostro cammino e alla vostra storia”.
Papa Francesco mostra ammirazione e affetto per Rosemary Farfan, una ragazza madre di Los Angeles ed Alisa, una delle sue figlie, che ora ha 11 anni. “Sei una donna coraggiosa – le dice il Papa – perché sei stata capace di portare queste due figlie al mondo. Avresti potuto ucciderle nel tuo grembo, ma hai rispettato la vita, hai rispettato la vita che cresceva dentro di te e questo Dio te lo premierà, e te lo premia. Non ti devi vergognare, cammina con la fronte alta: ‘Io non ho ucciso le mie figlie, le ho portate al mondo’. Mi complimento con te. Mi complimento con te e che Dio ti benedica”.