“Ha quasi riabilitato Lutero”. Ma sul resto c’è ancora da parlare. Botta e risposta ecumenico.

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“Magari non ci sarà stata una riabilitazione vera e propria. Ma nelle parole del Papa c’è stata una rivalutazione morale sulla persona di Martin Lutero”. Nikolaus Schneider, presidente del Consiglio della Chiesa evangelica, lo sottolinea al termine della celebrazione ecumenica presieduta da Benedetto XVI a Erfurt. A fianco a lui, il cardinal Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani. E sono parole che lasciano sembrare che la distanza tra cattolici e protestanti sia breve come i 70 scalini che si devono percorrere per passare dalla cattedrale di Erfurt alla chiesa di San Severo.

 

Eppure la conferenza stampa nella città di Martin Lutero (che nei giorni precedenti lo stesso Schneider aveva invitato a definire una “cerniera” tra le due confessioni religiose) diventa presto un dibattito sullo stato dell’arte dell’ecumenismo oggi. Una situazione complessa. Da una parte la soddisfazione (un unione “molto profonda e fraterna”, nelle parole dello stesso “capo” della Chiesa protestante), dall’altra la necessità, secondo Schneider, di ulteriori chiarimenti per alcune questioni definite cruciali . Come quella della comunione alle coppie miste, molto sentito in Germania dove cattolici e luterani si equivalgono numericamente. E una coppia mista sarebbe dovuta essere presente alla celebrazione, ed era stata anche citata nel discorso della vescova Ilse Junkermann: quella formata dal presidente della Repubblica Federale Christian Wulf e sua moglie Bettina. Bettina Wulff non è stata però presente alla celebrazione ecumenica. “Moltissime coppie – ha attaccato Schneider – anelano da tanto tempo la possibilità di comunicarsi insieme”. Immediata la risposta del card. Koch, che ha sottolineato che  “che prima ci sono temi piu’ teologici da risolvere, a cominciare dalle questioni etiche sulla vita” e “anche questi sono urgenti”. Schneider allora ha replicato: “Saranno pure importanti le materie teologiche, ma i desideri e la vita concreta delle famiglie e delle coppie sono più importanti delle teorie”. Tra i punti di scontro sulle questioni della vita: la fecondazione assistita, l’apertura all’uso del preservativo, l’elaborazione di “testamenti biologici” che siano rispettosi delle principali indicazioni del messaggio biblico in riferimento alla dignità e all’unicità della vita umana, che è un dono affidato da Dio, e quindi anche della sua fase terminale. Sono temi che si discuteranno anche in vista dei 500 anni della Riforma, che sarà celebrata il prossimo 2017. Schneider, nel suo discorso, ha invitato il Santo Padre a partecipare. Sarà l’opportunità per un’altra preghiera comune?

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