Tutto pronto per la marcia della pace Perugia-Assisi
Domenica 24 settembre 1961 Aldo Capitini organizza la Marcia per la Pace e la fratellanza dei popoli, un corteo nonviolento che si snoda per le strade che da Perugia portano verso Assisi, una marcia tuttora proposta con cadenza biennale dalle associazioni e dai movimenti per la pace. In quella occasione per la prima volta è utilizzata la Bandiera della pace, simbolo dell’opposizione nonviolenta a tutte le guerre. La marcia della pace partirà alle ore 9 dai Giardini del Frontone a Perugia, mentre l’arrivo alla Rocca di Assisi è previsto verso le ore 15. Per l’occasione, il dipartimento Pace e stili di vita delle Acli allestirà, nei Giardini del Frontone di Perugia, sabato 24 settembre, l’edizione 2011 di ‘Planetaria’, un’occasione di accoglienza per chi partecipa alla Marcia della Pace e un momento di approfondimento sui temi della pace e della non violenza. Quindi dalle 17 alle 23 Planetaria offrirà ‘Parole e Musica di pace’: concerti e letture, poesie e testimonianze, per camminare assieme lungo un cammino di pace.
A distanza di 50 anni da quell’evento, domenica 25 settembre 2011 migliaia di persone torneranno a marciare da Perugia ad Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli. A tal proposito Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, ha dichiarato: “Sarà una grande manifestazione civile contro il degrado politico, sociale e morale in cui è precipitata l’Italia, ha dichiarato. Ma sarà anche l’occasione per rialzare la testa, riaprire gli occhi sul mondo e ripensare al nostro rapporto con gli altri popoli. La situazione è molto grave. Il comportamento irresponsabile del nostro governo e di tanta parte della politica ha trascinato l’Italia ai margini della scena internazionale al punto da mettere in serio pericolo la nostra capacità di difendere e promuovere i nostri legittimi interessi e di far crescere il nostro paese. Noi non ci occupiamo del mondo e il mondo ci sta scaricando. E noi non possiamo restare a guardare”.
La Marcia Perugia-Assisi sarà preceduta da un meeting al quale hanno già aderito oltre 4000 giovani, provenienti da 114 città italiane. Il Meeting ‘1000 giovani per la pace’ si svolgerà da giovedì 22 settembre a Bastia Umbra (PG) sul tema: pace, lavoro e futuro. Insieme ai giovani italiani ci saranno anche molti giovani del Mediterraneo che stanno lottando per la libertà, la democrazia e il rispetto dei diritti umani. Verranno dalla Siria, dall’Egitto, dalla Tunisia, dall’Algeria, dal Marocco e dal Sahara, dalla Turchia, dalla Palestina e da Israele. Ci saranno inoltre i familiari delle vittime americane dell’11 settembre e quelli della guerra in Afghanistan e una rappresentanza di quella società civile africana che sta lottando contro la guerra e l’ingiustizia economica.
Ed il Movimento Non Violento, di cui Aldo Capitini è stato per molti anni l’animatore, invita tutti a mettersi in cammino: “Nei 50 anni che ci separano da quella Marcia, pur con la conclusione della ‘guerra fredda’, le spese per gli armamenti sono incredibilmente lievitate a livelli astronomici, portando gli investimenti militari a diventare, di gran lunga, il primo spreco pubblico nel bilancio di uno Stato che, invece, sottrae continuamente risorse alle ‘spese di pace’ (sanità, scuola, cultura, servizi sociali, ricerca, servizio civile, ecc.)…”. Tra i partecipanti anche Pax Christi, che ha diffuso una nota sulle motivazioni che spingono l’organizzazione cristiana a “marciare ancora una volta insieme a tutte le donne e gli uomini che, dalla loro indignazione, rigenerano sempre nuove scelte di lotta per la giustizia e la pace. L’onda del movimento per la pace, nel moto dell’andare e venire, tra mare spumeggiante e sponde abbandonate, ha energie sempre nuove che sono la ‘nostra ostinazione’ (don Primo Mazzolari) e la ‘nostra prima responsabilità’ (don Tonino Bello)”.
Anche la sezione italiana di Amnesty International marcerà dietro un striscione ‘1500 morti nel Mediterraneo. Europa dove sei?’. Nicolas Beger, direttore dell’Ufficio di Amnesty International presso le Istituzioni europee, ha dichiarato: “C’è un abisso tra la sofferenza dei rifugiati alle porte dell’Europa e la risposta data dall’Unione europea. Un fallimento evidente, considerato il fatto che alcuni paesi europei, partecipando alle operazioni della Nato in Libia, hanno preso parte a quel conflitto che è stato uno dei principali motivi dello spostamento non volontario di quelle persone”.
Infine alla Marcia della Pace parteciperanno molti sindaci e presidenti di Regione, invitati da Flavio Zanonato, Sindaco di Padova e Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano. Sono 35, tra sindaci e presidenti di Regione che si sono messi in gioco per invitare personalmente i propri colleghi a partecipare: “Le città sono il posto dove si scaricano tutte le tensioni e i problemi irrisolti del mondo. Costruire la pace a partire dalle nostre città vuol dire per noi impegnarci a costruire una città dove, insieme ai cittadini, sia possibile assicurare il pieno rispetto dei fondamentali diritti umani, consentendo a tutti di vivere bene, in pace con giustizia. Nelle nostre città nessuno si deve sentire abbandonato o escluso”.